A Taurianova il totem della Prossimità: Comune, Csv e volontari in piazza per la comunità    

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Il valore della “prossimità” inteso non solo come disponibilità ad aiutare chi è più fragile ma anche per il servizio alla comunità, e al suo territorio, che la vicinanza determina: si è intrecciato questo doppio significato nell’evento pubblico in piazza con cui l’Amministrazione Comunale e l’associazionismo di Taurianova hanno concluso “Parole in Comune”, il progetto itinerante voluto dal Centro Servizi per il Volontariato dei Due Mari.

Prima la lettura scenica da parte dei volontari taurianovesi che nei mesi scorsi hanno partecipato al laboratorio locale; poi la scopertura di un totem in ferro installato di fronte all’ingresso del Municipio hanno esaltato il termine scelto – “prossimità” appunto – a compimento di un percorso che l’Odv reggina ha realizzato con 9 amministrazioni e realtà associative della Piana di Gioia Tauro.

L’incontro, tenutosi a Piazza della Libertà, ha avuto una colonna sonora speciale –  la canzone “La parola Noi” del cantautore taurianovese Barreca – ed è stato aperto dall’intervento del direttore del Csv, Giuseppe Pericone, che, dopo essersi complimentato «per l’apporto che Taurianova ha saputo offrire grazie al ruolo avuto dall’Amministrazione Comunale e dalla Consulta delle Associazioni e della Società Civile»,  ha parlato della «volontà di restituire e quindi lasciare alla comunità il risultato di un lavoro collettivo a tappe, sotto forma di vocabolario di cui per ora fanno parte i termini Libertà, Amore, Collaborazione, Partecipazione, Rispetto, Civiltà, Comunione, Accoglienza e appunto Prossimità».

La serata poi è proseguita con la lettura di un componimento scritto dai volontari taurianovesi nelle diverse riunioni avute fra loro. Del laboratorio cittadino, coordinato da Maria Grazia Manti del Csv e dall’assessore Angela Crea, hanno fatto parte i delegati dell’Agesci-Gruppo Taurianova 1, dell’Auser-Circolo Madre Teresa di Calcutta, Croce Rossa-Comitato di Taurianova, Dives in Misericordia, Il Cuore che Sorride, La Fata Turchina, Pro Loco Taurianova nel Cuore, 9Hope, Caritas San Pio X di Amato.          

Sollecitato e ottenuto poi coinvolgimento del pubblico, ai presenti sono state consegnate carta e penna chiedendo a ognuno di completare la frase “Rendo viva la parola prossimità ogni volta che…», letta poi al microfono da ciascuno nell’ambito di quello scambio pubblico continuo – tra chi fa volontariato e chi lo riceve – che il Csv ha voluto rilanciare con il progetto messo in campo.

Spazio poi all’intervento del vice presidente della Consulta, Giacomo Carioti, che, dopo aver ringraziato «l’Amministrazione Comunale per il lavoro svolto assieme alle associazioni», ha legato l’apporto del volontariato «a quella prossimità che significa essere vicini alle persone e contrastare anche quella perdita di umanità che la società virtuale comporta».

Nelle sue conclusioni l’assessore Crea, oltre a portare il saluto del sindaco Roy Biasi, ha ringraziato le associazioni taurianovesi che hanno dato il loro supporto fattivo e il Csv «per aver creato un progetto che con facilità e immediatezza abbiamo potuto socializzare, tanto coinvolgenti ed emozionanti sono state le relazioni umane create».

«La collaborazione con le nostre associazioni – ha proseguito l’assessore Crea – è stata in questi anni per noi un punto amministrativo imprescindibile e un fattore di crescita innegabile per la comunità, che beneficia tanto dell’aiuto altruistico che i volontari danno, quanto dell’impegno per valorizzare il territorio con manifestazioni che stanno dando risalto a Taurianova anche fuori dai confini cittadini, l’Infiorata, il Concorso Internazionale dei Madonnari e il Sud Agri Fest su tutte. Il Comune, anche con il suo ruolo di ente capofila dell’Ambito sociale territoriale 3, ha creato le basi affinché la solidarietà possa divenire pratica quotidiana nei fatti e non nelle parole, penso ad esempio ai servizi erogati a italiani e stranieri nell’ambito del Polo sociale Integrato, ed è chiaro come ogni associazione risponda al meglio sentendosi coinvolta in questo clima operoso. Abbiamo saputo mettere in atto un modello di volontariato del fare – ha concluso l’assessore Crea – e credo che il percorso tracciato debba proseguire stimolando la nascita di altre realtà che ampliano la gamma di risposte ai nuovi bisogni».