Al vaglio dei magistrati le assunzioni a chiamata diretta dell’Ama
Parentopoli, Alemanno: “Se ho colpe pagherò”
Al vaglio dei magistrati le assunzioni a chiamata diretta dell’Ama
(ANSA) ROMA – “Se ci saranno mie responsabilità pagherò. Tutti quelli che hanno responsabilità dovranno pagare”. Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno risponde a chi gli domanda se si dimetterà nel caso in cui la magistratura che indaga su assunzioni ‘facili’ nelle aziende capitoline accerterà un suo coinvolgimento. “Vorrei capire perché si è creato un caso Roma, che non esiste. Siamo di fronte ad una montatura mediatica sproporzionata, eccessiva, per vicende che sono gravi, ma non meritavano le prime pagine dei giornali nazionali. Non so se queste attenzioni siano legate a voci su miei impegni di carattere nazionale che smentisco ancora una volta” ha poi detto Alemanno, nel corso di una conferenza stampa in Campidoglio sulle assunzioni in Atac e Ama. “Io smentisco categoricamente: non ho alcuna intenzione di rientrare sulla scena nazionale, voglio fare il sindaco fino a quando lo vorranno i cittadini”, aggiunge Alemanno. “Non c’é un caso Roma – ribadisce più volte il sindaco – ma le notizie appartengono purtroppo alla fisiologia del meccanismo delle assunzioni nel pubblico impiego, perché c’é la brutta abitudine nella pubblica amministrazione italiana di lasciare troppi spazi aperti ad assunzioni in qualche modo orientate o sospette. Ecco perché noi dobbiamo cambiare passo e trarre spunto da questa vicenda per diventare i primi della classe a livello nazionale, sulla base delle norme europee”. Le assunzioni a chiamata diretta dell’Ama, la municipalizzata che si occupa della raccolta di rifiuti, finiscono al vaglio della procura di Roma. Un fascicolo processuale è stato aperto oggi sulla base di notizie di stampa. Abuso d’ufficio il reato ipotizzato, per il momento contro ignoti. Il fascicolo è affidato al pool di magistrati, coordinato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, specializzato in reati contro la pubblica amministrazione. Come già avvenuto per la cosiddetta ‘parentopoli’ all’Atac, anche per il caso delle circa 1400 assunzioni tramite chiamata diretta sarà acquisita dalla magistratura tutta la documentazione relativa. La questione Ama è stata al centro, ieri, di una serie di roventi polemiche da parte dell’opposizione in Campidoglio. Il tutto ha avuto origine dalla remissione dell’incarico da parte di Giancarlo Marinelli, capo della scorta del sindaco Gianni Alemanno, dopo la pubblicazione di notizie riguardanti, tra l’altro, l’assunzione del figlio Giorgio all’Atac, e della figlia Ilaria all’Ama. Polemiche a cui Alemanno ha risposto sostenendo: “non mi occupo di assunzioni”. Intanto, in procura, è attesa la documentazione relativa alle 850 assunzioni, con chiamata diretta, fatte dall’Atac. Anche in questo caso il fascicolo, sempre per abuso d’ufficio, é contro ignoti.
PER PRAXI EX CUBISTA ‘SUFFICIENTE’ – ”Sufficiente per posizione operativa”. Questa la valutazione che l’agenzia di consulenza Praxi aveva fatto di Giulia Pellegrino, l’ex cubista ora dipendente Atac, finita nella bufera parentopoli. A quanto si apprende, tra i circa centro curricula di candidati, che arrivarono sui tavoli della societa’ nella seconda meta’ del 2009 c’era anche quello dell’ex cubista ritratta in una foto accanto al coordinatore romano del Pdl Gianni Sammarco. ”Sufficiente – spiegano dalla Praxi -, secondo i nostri parametri, non equivale al voto 6, ma sicuramente significa che in una scala da 6 a 10 si e’ piu’ vicino al 6 che al 10. Quanto alla voce ‘posizione operativa’ indica un ruolo non dirigenziale, come ad esempio segretaria, impiegata amministrativa”. Giulia Pellegrino fu assunta all’ Atac come segretaria del direttore industriale Marco Coletti.