Siamo arrivati al punto di non ritorno. La drammaticità della situazione è sotto gli occhi di tutti, eppure i cittadini non riescono più a indignarsi nemmeno di fronte alla morte. Il fatto più grave è che molti non comprendono che la Calabria è ormai a un passo dal collasso totale.
Questo dovrebbe far tremare chiunque.
Qui non si tratta più solo di responsabilità politiche generiche. Occhiuto, governatore e commissario straordinario alla sanità, è oggi l’unico a decidere cosa sia giusto e cosa no in materia sanitaria. E i risultati sono davanti a noi.
L’ennesima morte,un cittadino di Lamezia spirato tra le braccia del figlio.
Questa ulteriore tragedia,dovrebbe aver chiuso per sempre ogni discussione sul 118 e sull’inutilità di Azienda Zero. Al di là delle responsabilità che saranno accertate dagli organi competenti, siamo qui a discutere del perché succedono ancora certe tragedie e del perché si continua a dire che è tutto meraviglioso quando tutto crolla di fronte ai nostri occhi .
Non c’è più nulla da aggiungere: c’è solo da intervenire.
Contestualmente alle tragedie di cui molte di potevano evitare,c’è lo scandalo dei 100 euro l’ora per un anestesista: un insulto ai medici che continuano a credere nel servizio pubblico e nel giuramento fatto all’inizio della loro carriera. Così abbiamo demolito definitivamente la sanità pubblica: chi vorrà mai restare nel sistema statale, quando nel privato si guadagna in una settimana ciò che nel pubblico si ottiene in un mese? È un’ingiustizia verso i medici rimasti in trincea, condannati a guadagnare meno della metà dei gettonisti.Fare il medico è ancora una passione e un dono ?
Molti di questi gettonisti lavorano già nel servizio sanitario e poi, fuori orario, incassano 100 euro l’ora. È inaccettabile.
Presidente Occhiuto, vogliamo credere che lei non condivida questa deriva.
Lo dimostri con un atto concreto! non è più il tempo di rimandare: in quattro anni è stato fatto molto,ma non è stato fatto ciò che ora è indispensabile fare:VIVERE, altrimenti tutti i suoi sforzi sono stati vani.
Bisogna richiamare il Governo,bisogna far arrivare l intervento dello STATO. La Calabria non può restare né in un piano di rientro che la strangola né in un’emergenza permanente che uccide.
CHIEDIAMO CHE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DICHIARI:LO STATO DI EMERGENZA SANITARIA IN CALABRIA .
Subito.
Perché a cosa servono i nuovi ospedali se mancano medici e infermieri? A cosa servono milioni di euro spesi per costruire scatole vuote, se nel frattempo QUI SI MUORE?
Il risanamento è difficile, sì. Ma questa non è più semplice difficoltà: è emergenza pura. E oltre questo punto non si può più andare.



