Allegri torna allo Stadium: il ritorno di Max sulla panchina del Milan contro la Juve
Ott 19, 2025 - redazione
Il ritorno di Massimiliano Allegri allo Juventus Stadium rappresenta la storia più affascinante della 6ª giornata di campionato, grazie alla forza del presente — il Milan ci arriva da capolista — e alla suggestione di un passato glorioso che ha scritto pagine memorabili. Con 5 scudetti, 4 coppe Italia e 2 finali di Champions League in 5 stagioni, il primo ciclo di Max alla Juventus può competere per il titolo di miglior periodo mai vissuto da queste parti nella storia recente del club bianconero. Proprio per questo motivo, al suo posto, molti non avrebbero accettato la seconda chiamata in bianconero, che nasceva da presupposti completamente diversi — non più la squadra dominante del campionato, ma un club appesantito dagli esiti poco soddisfacenti dell’operazione Cristiano Ronaldo — eppure ugualmente lo vincolava ai risultati immediati.
Il secondo addio alla Juve: aspettative tradite e addii burrascosi
È vero che all’epoca Andrea Agnelli gli chiedeva esclusivamente la qualificazione alla Champions League, sempre centrata nelle tre stagioni, nel tentativo di guadagnare tempo prezioso per raddrizzare la situazione economica e sportiva del club: ma quando ti chiami Juventus, Milan o Inter i progetti pluriennali sono pure illusioni, devi comunque lottare per vincere trofei importanti. Lo stesso congedo burrascoso era dovuto alla percezione che Cristiano Giuntoli, investito della missione di liberarsene, gli avesse ostacolato il lavoro temendo che un eventuale successo l’avrebbe riqualificato agli occhi della proprietà. Allegri a gennaio, miracolosamente aggrappato all’Inter in classifica, aveva richiesto un rinforzo concreto — uno solo! — per tentare di competere fino all’ultima giornata per lo scudetto. Erano invece arrivati giocatori come Djalo e Alcaraz, e il messaggio gli era sembrato chiaro e inequivocabile da parte della dirigenza. Il calcio del sud Italia vive momenti di grande incertezza, come dimostrato dalla situazione della Reggina analizzata nell’articolo sul futuro incerto del club calabrese che si trova a un bivio decisivo tra rinascita e declino definitivo.
Allegri: un allenatore fedele o semplicemente ripetitivo?
Il secondo ritorno della sua carriera professionale, stavolta sulla panchina del Milan, è differente perché dei vecchi tempi rossoneri non è rimasto praticamente nessuno, se non il defilato Zlatan Ibrahimovic nel ruolo dirigenziale. E tuttavia anche questa scelta conferma la tendenza di Massimiliano a tornare sempre sulle proprie tracce (fedeltà o pigrizia mentale?): da quando allena in serie A si è accomodato solamente su tre panchine, Cagliari, Milan e Juventus. Qualche confronto risulta illuminante per comprendere la particolarità del suo percorso: Antonio Conte ne ha guidate 7 (4 italiane più 2 straniere più la Nazionale azzurra), Luciano Spalletti 9 (7+1+1), Claudio Ranieri addirittura 16 (8+8). Giovanni Trapattoni, l’unico ancora in vantaggio per quanto riguarda gli scudetti conquistati, ha allenato 5 squadre diverse in Italia, 4 all’estero e la Nazionale italiana. L’unico davvero paragonabile rimane Fabio Capello, che in serie A ha guidato esclusivamente Milan, Roma e Juventus, cui ha aggiunto due esperienze al Real Madrid, l’Inghilterra e una crepuscolare stagione conclusiva in Cina. Non a caso i due si osservano l’uno nell’altro con grande stima reciproca e sintonia di vedute sul calcio moderno.
La sfida dello Stadium: presente contro passato
Lo Juventus Stadium diventa quindi il teatro perfetto per questa sfida carica di significati che vanno oltre i semplici tre punti in palio. Allegri si presenta da avversario in uno stadio che per anni ha considerato casa sua, dove ha vissuto trionfi memorabili e costruito una dinastia vincente. Il Milan arriva da primo in classifica e questo dato di fatto conferisce ancora più importanza all’incontro, trasformandolo in uno scontro diretto per le posizioni di vertice. La Juventus, dal canto suo, cerca continuità di risultati e prestazioni dopo un inizio di stagione altalenante che ha alternato prove convincenti a passi falsi inattesi. Per gli appassionati di scommesse sportive che desiderano seguire con maggiore coinvolgimento questo match affascinante, Bankonbet offre interessanti opportunità per vivere ancora più intensamente le emozioni del campionato italiano. Il confronto tattico tra Allegri e il suo successore sulla panchina bianconera rappresenta un ulteriore elemento di interesse, con due filosofie di gioco che si confronteranno sul campo in una partita che promette spettacolo, tensione e grande calcio dall’inizio alla fine.



