di Marilina Intrieri
Ho seguito con attenzione il comizio di Roberto Occhiuto ieri sera a Crotone, uno dei momenti centrali della sua campagna elettorale per le regionali del 5-6 ottobre. Ho visto una piazza partecipata, attenta, segno che i cittadini sentono il bisogno di ascoltare e di valutare con serietà il futuro della Calabria.
Occhiuto ha ripercorso i risultati ottenuti in questi anni: dal rilancio dell’aeroporto di Crotone al finanziamento del tratto stradale Crotone-Catanzaro, fino alla gestione della difficile vertenza Abramo Customer Care, che ha permesso a centinaia di lavoratori di mantenere il proprio posto di lavoro. Ha ricordato anche il Capodanno Rai da lui voluto a Crotone, nonostante le iniziali perplessità dei dirigenti Rai, ma che con determinazione è riuscito a portare in città, regalando a Crotone una ribalta televisiva nazionale che ne ha valorizzato l’immagine e le potenzialità.
Un passaggio rilevante ha riguardato la sanità. Occhiuto ha ripercorso la situazione che ha trovato al suo insediamento: un comparto commissariato da anni, con diversi commissari nominati dal governo Conte che non avevano messo mano alle vere emergenze. Dai bilanci delle ASP lasciati in disordine, alle mancate assunzioni per coprire i vuoti di personale medico e infermieristico, fino alla totale assenza di una programmazione efficace.
Ha sottolineato come si sia assunto in prima persona queste responsabilità, avviando assunzioni, rimettendo in ordine i conti e programmando interventi concreti. Un impegno che, ha spiegato, ha consentito di fare tutto quanto necessario perché nei prossimi giorni la sanità calabrese possa uscire dal commissariamento, aprendo la prospettiva di una gestione ordinaria affidata alla Regione, con piena responsabilità delle scelte e decisioni.
E sull’ambiente il suo immediato impegno che ha portato risolvere la questione dello smaltimento dei rifiuti da parte dei comuni calabresi costretti fino all’atto della sua elezione a convivere con cataste di spazzatura nei centri urbani.
Tra le scelte più significative, il sostegno all’apertura del corso di laurea in Medicina a Crotone, segnale forte per il territorio.
Questo passaggio mi tocca in modo particolare. Per dieci anni ho guidato il Consorzio universitario crotonese, voluto da Regione, Comune e Provincia, poi purtroppo chiuso, dopo che io andai via da presidente dell’ente al quale ho dedicato tutto il mio impegno. Quel Consorzio ha laureato tanti giovani che altrimenti ne sarebbero stati privi. Vedere oggi un progetto universitario ripartire nella mia città significa dare una prospettiva concreta alle nuove generazioni. E mi auguro che, accanto a Medicina, Occhiuto e il sindaco di Crotone promuovano almeno altri due corsi generalisti legati alle peculiarità del territorio, in particolare ai beni culturali e all’ambiente, settori strategici per lo sviluppo sostenibile e identità della nostra terra.
Proprio sul fronte delle prospettive, Occhiuto ha annunciato che tornerà a Crotone il 23 settembre con l’amministratore delegato di Ryanair, per fargli conoscere da vicino la realtà del territorio e valutare, come già avvenuto per l’aeroporto di Reggio Calabria, la possibilità di aprire nuove rotte da e per Crotone, insieme a un rafforzamento della struttura aeroportuale.
Più delle singole opere, però, mi ha colpito la scelta politica e umana di dimettersi e ricandidarsi, evitando così una paralisi amministrativa e rimettendo la decisione nelle mani dei cittadini. Ho visto in questo gesto un atto di responsabilità, sostenuto dall’incoraggiamento che lo stesso Occhiuto ha trovato tra la gente.
Da donna politica democristiana nelle istituzioni fino a quelle più alte, che ha poi vissuto la trasformazione e il passaggio dal sistema proporzionale al bipolarismo, so bene quanto sia difficile in Calabria costruire percorsi di stabilità e di governo. È proprio per questo che, con spirito libero e con rispetto della mia storia politica, sento di dover riconoscere che Occhiuto ha saputo dare risposte concrete a Crotone alla Calabria.
Il mio non è un atto di militanza di parte, ma una riflessione civile e garbata, radicata nell’amore per la mia terra. Credo che il lavoro fatto in questi anni meriti continuità, perché la competenza maturata da Occhiuto, prima come giovane imprenditore della comunicazione e poi ai vertici delle istituzioni, rappresenta oggi un patrimonio per la Calabria.