Il calabrese Pasquale D’Ascola eletto presidente della Corte di Cassazione

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Il plenum straordinario del Csm, presieduto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha eletto nuovo presidente della Corte di Cassazione Pasquale D’Ascola, primo presidente aggiunto. Succede a Margherita Cassano che il 9 settembre andrà in pensione. A lui sono andati 14 voti dei consiglieri contro i 13 ottenuti da Stefano Mogini, l’altro candidato, segretario generale della corte di Cassazione. D’Ascola vince dunque per un voto. Gli astenuti sono stati cinque. Nato a Reggio Calabria, è stato pretore a Verona e poi giudice presso il Tribunale di Verona. Dal 2007 all’Ufficio del Massimario a Roma e poi consigliere della Seconda sezione civile della Cassazione e componente delle Sezioni uniti civili. D’Ascola è stato anche membro del Comitato scientifico del Csm. (Dire) 

Falcomatà: “D’Ascola Presidente della Corte di Cassazione, motivo d’orgoglio per l’intera comunità reggina”
Le nomine di D’Ascola e Gaeta rappresentano un esempio di dedizione, competenza e integrità, ed una fonte di ispirazione per le giovani generazioni 

«Desidero esprimere, personalmente e a nome dell’intera Amministrazione comunale, le più vive e sincere congratulazioni, al nostro illustre concittadino, Pasquale D’Ascola, per la prestigiosa nomina a Presidente della Corte di Cassazione». È quanto afferma, in una nota stampa, il sindaco Giuseppe Falcomatà che sottolinea come l’elezione da parte del Csm rappresenti «motivo d’orgoglio per l’intera comunità reggina».
«L’incarico affidato a D’Ascola – aggiunge – è, dunque, un traguardo di altissimo valore istituzionale e morale che rende onore non solo alla sua brillante carriera e al suo straordinario impegno al servizio della giustizia, ma anche alla nostra città che conferma la capacità di dare i natali a personalità di straordinario spessore. Un orgoglio che si rinnova, quindi, perché arriva a pochi mesi di distanza da un’altra importante designazione operata dal Csm: quella del Procuratore generale della Suprema Corte, il reggino Piero Gaeta, che testimonia la ricchezza di valori e talenti che la nostra terra sa esprimere».
«Le nomine di D’Ascola e Gaeta – conclude Falcomatà – rappresentano un esempio di dedizione, competenza e integrità, una fonte di ispirazione per le giovani generazioni ed un motivo di fierezza per tutti noi. Al loro vanno i più sentiti auguri di buon lavoro da parte di tutta la città di Reggio Calabria».