Gruppo Consiliare “SiAmo Bovalino”, “La città vive oramai da anni una sequenza di problematiche irrisolte, di opere incompiute”

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Ci sono momenti nella vita di una comunità in cui è necessario fermarsi e riflettere, superando le apparenze e le “narrazioni” di comodo. Bovalino vive oramai da anni una sequenza di problematiche irrisolte, di opere incompiute, di progetti avviati e non portati a termine, di cantieri che restano aperti ben oltre i tempi previsti, nonostante la disponibilità di cospicui finanziamenti che avrebbero potuto rappresentare un’occasione più unica che rara di crescita, di sviluppo e di rilancio per il nostro territorio. Gli esempi sono sotto gli occhi tutti: dall’odissea dei lavori del lungomare alle recenti problematiche sulle concessioni demaniali.

A questo quadro già di per sé desolante si aggiungono criticità di natura amministrativa che producono effetti pesanti: procedure gestite con colpevole superficialità, scelte incomprensibili che allungano i tempi e creano incertezza, con ricadute dirette sull’economia locale e sulle possibilità di sviluppo. L’incapacità di prevenire e affrontare tali situazioni genera un danno reale per cittadini e imprese, che meritano rispetto, chiarezza e una conduzione amministrativa capace di governare i processi con competenza e visione.

Non può più essere tollerato, con logiche di parte, il rifiuto sistematico di ogni forma di confronto costruttivo: le proposte delle opposizioni vengono puntualmente respinte, senza un’analisi nel merito, privando la comunità di contributi potenzialmente utili. In un momento in cui sarebbe necessario unire le forze, prevale una logica di chiusura che isola e indebolisce l’azione amministrativa.

Le difficoltà non possono più essere attribuite unicamente alle complessità burocratiche o agli uffici comunali. Chi amministra ha il dovere di sapere, vedere e intervenire: la responsabilità politica non si esaurisce nella delega, ma richiede indirizzo, controllo e capacità di risolvere i problemi. Scaricare costantemente le colpe sulla macchina amministrativa significa sottrarsi a un ruolo di guida che è invece imprescindibile.

Preoccupa, inoltre, la tendenza a sostituire l’informazione trasparente con una comunicazione autoreferenziale: proclami e dirette social trasformati in vetrine autocelebrative che, anziché informare i cittadini, finiscono per distogliere l’attenzione dai problemi irrisolti. Così si alimenta l’illusione di un dinamismo che, nella realtà, non trova riscontro nei risultati. Dopo oltre otto anni, Bovalino si ritrova allora con gran parte delle stesse criticità ancora irrisolte, con un patrimonio di risorse gestito in modo approssimativo e con un evidente danno, non solo per l’economia locale, ma anche per l’immagine e l’attrattività del paese.

Arrivati a questo punto, è necessario che i cittadini si chiedano se questa sia davvero la direzione giusta o se si continui inesorabilmente a perdere occasioni preziose di crescita e sviluppo, sacrificate all’altare di un apparente “cambiamento” che, in realtà, ha solo sostituito i padri con i figli, mantenendo le stesse dannose logiche del passato e facendo sprofondare il paese, oramai in uno stato di costante abbandono. La responsabilità di una comunità è anche quella di pretendere che i problemi siano affrontati e risolti, che le occasioni di sviluppo siano garantite, che le risorse pubbliche siano trasformate in risultati concreti e duraturi. Ciò richiede consapevolezza, partecipazione e la capacità di valutare con lucidità l’operato di chi amministra, nella convinzione che il futuro di Bovalino non possa più fondarsi su proclami e promesse, ma su scelte condivise e realmente orientate al bene comune. Noi continueremo a fare la nostra parte, con impegno e determinazione, vigilando e difendendo l’interesse della nostra comunità, che non merita di essere ulteriormente mortificata.

Gruppo Consiliare SiAmo Bovalino