Pistolero Rosarno, parla l’avv. Naso, “Fatto gravissimo, poteva essere una strage. I miei clienti non c’entrano, magistratura chiarirà tutto”
Giu 30, 2025 - redazione
Uno dei tre obiettivi del ‘pistolero’ di Rosarno era lui. Carmelo Naso, l’affermato legale di Rosarno, la cui auto è stata crivellata di colpi d’arma da fuoco in pieno centro e in pieno giorno da una persona non identificata e per fortuna senza conseguenze la mattina dello scorso sabato 31 maggio. Le forze dell’ordine avrebbero dovuto catturare questo individuo nel giro di poche ore ed invece risulta latitante da oltre un mese (non male per essere un ‘improvvisato’).
“Siamo in attesa di vedere quello che succederà, io ritengo sia stato il gesto di un folle: un’azione così, in pieno giorno e col rischio di fare una strage, non può che essere frutto della follia. In casa c’erano mia moglie e mio figlio. Dunque solo la follia può essere alla base di un atto del genere”, ha dichiarato l’avvocato Naso.
In merito al fatto che l’autore della folle sparatoria sia da oltre un mese e tutt’oggi latitante e che possa contare su una rete di protezione organizzata, Naso ci ha detto: “Non darei credito alle voci di paese, c’è un’indagine che è stata aperta e dovrà essere la magistratura ad occuparsene, perché quello che successo non solo a me personalmente, ma nella sua complessità, non può essere oggetto di ipotesi o di gossip. Sono convinto – prosegue Naso – che questa azione non finirà impunita. Che a me risulti, l’autore della sparatoria non è stato ancora identificato. Nessuna comunicazione ufficiale è stata fatta in merito”, ci tiene a precisare il noto legale.
Alla domanda se abbiano sparato alla sua auto per mandare un messaggio ‘trasversale’ ai suoi assistiti (alcuni clienti di Naso sono appartenenti alle famiglie Pesce e Bellocco), Naso ha replicato in maniera secca: “Nel mio portafoglio clienti ci sono appartenenti alle famiglie che lei ha citato, ma mi sento di dire che è improbabile che ci sia un collegamento fra quanto accaduto e i miei assistiti. Lo escludo: ho rapporti di assoluta cordialità con tutti i miei clienti e non vedo il nesso. Va precisato che non sono l’unico difensore dei Pesce: se qualcuno avesse voluto mandare un messaggio obliquo alla famiglia, avrebbe dovuto danneggiare almeno 12 auto”, ha concluso il celebre avvocato. Queste sono le parole di Carmelo Naso, uno dei tre obiettivi (oltre a Vincenzo Maduli e a Giuseppe Spataro) dell’uomo che lo scorso 31 maggio ha sparato all’impazzata nel centro di Rosarno.