Domani giornata dedicata anche ai trasvolatori reggini Silvio Napoli, Vincenzo Romeo e Demetrio Iaria
di CATERINA SORBARA
A Reggio il ricordo della Crociera Nord Atlantica
Domani giornata dedicata anche ai trasvolatori reggini Silvio Napoli, Vincenzo Romeo e Demetrio Iaria
di Caterina Sorbara
L’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con l’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra e l’Associazione Arma Aeronautica, terrà domanie, alle ore 17.30, presso la Sala dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra di Reggio Calabria, viale Amendola, un incontro dedicato all’80esimo anniversario della Crociera Aerea del Decennale o Crociera Nord Atlantica (1 luglio-12 agosto 1933) e, soprattutto al ricordo dei trasvolatori reggini Silvio Napoli, Vincenzo Romeo e Demetrio Iaria.
Relazionerà Pasquale Nucara.
Nel corso dell’incontro Andrea Audino, Presidente della Sezione Provinciale RC Arma Aeronautica, commemorerà la figura del Prof. Antonio D’Agostino, recentemente scomparso.
Allora, nel lontano 1933, la popolazione, non solo seguì sui giornali, il trionfale successo degli uomini e dei motori, delle macchine italiane, ma affollò le adiacenze della sede dell’aeroclub, i cui dirigenti esposero fuori il grafico della Crociera, segnando con bandierine tricolori le tappe percorse. In seguito, Silvio Napoli e Vincenzo Romeo, vennero accolti trionfalmente in città.
Accanto ai due eroi della trasvolata è anche, importante ricordare Demetrio Iaria che, purtroppo gli storici hanno dimenticato.
Il 28 dicembre del 1937, Demetrio Iaria, insieme a Cap. Mario Stoppani, il cap. Enrico Comani e il cap. Renato Poglini, partecipò ad una nuova impresa che, mirava a migliorare il primato mondiale di distanza senza scalo. Purtroppo il volo di ritorno fu tragico.
L’aereo precipitò in mare e a parte il cap. Stoppani tutto l’equipaggio perse la vita.
I soccorritori, riuscirono a recuperare solo la salma di Iaria e il 16 marzo 1938, con il piroscafo Oceania, le spoglie del Maresciallo Iaria, giunsero a Napoli, dove c’erano i suoi familiari. Avvolta nel tricolore, la bara proseguì per Reggio Calabria con un vagone ferroviario. Appuntamento, quindi a Reggio Calabria, per un tuffo nella storia.