Catanzaro: Tar annulla le elezioni in 8 sezioni. Decadono sindaco, Giunta e Consiglio

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Accolto il ricorso del centrosinistra che lamentava brogli e irregolarità nelle operazioni ai seggi. Il Comune potrebbe essere commissariato. Gli atti dei giudici amministrativi sono stati trasmessi in Procura

Catanzaro: il Tar annulla le elezioni comunali in 8 sezioni. Decadono così sindaco, Giunta e Consiglio

Accolto il ricorso del centrosinistra che lamentava brogli e irregolarità nelle operazioni ai seggi. Il Comune potrebbe essere commissariato in attesa del nuovo voto. Gli atti dei giudici amministrativi sono stati trasmessi in Procura

 

 

CATANZARO – E’ un vero e proprio terremoto amministrativo quello che ha scatenato la sentenza del Tar della Calabria che, annullando le elezioni comunali in otto sezioni, ha di fatto sancito la decadenza del sindaco, Sergio Abramo (Pdl), della giunta e del consiglio comunale di Catanzaro. E così, a distanza di sei mesi dalle elezioni, il capoluogo della Calabria si trova nelle condizioni di dover tornare nuovamente alle urne. La sentenza dei giudici amministrativi ha di fatto sancito che in otto sezioni sono state commesse irregolarità tali che é necessario tornare alle urne per consentire di avere un esito chiaro e cristallino del voto. Ma non è tutto. Il Tar ha anche disposto che gli atti vengano inviati alla Procura della Repubblica, che ha già in corso un’inchiesta sulle elezioni amministrative di Catanzaro. Al danno si aggiunge la beffa, tanto che il Comune è stato condannato al pagamento delle spese per un ammontare di 14 mila euro. La decisione del Tar, che ha accolto il ricorso del candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, e del candidato consigliere di Sel, Giuseppe Pisano, è giunta dopo che da giorni si rincorrevano voci sui possibili scenari futuri. Con una camera di consiglio di oltre un’ora i giudici hanno spazzato via ogni ipotesi ed hanno posto un primo punto fermo sulla vicenda delle elezioni comunali del maggio scorso. La decisione del Tar sarà trasmessa al Sindaco ed al Prefetto di Catanzaro che dovranno provvedere agli atti successivi. La palla ora passa nelle mani del prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci che entro domani nominerà il commissario. “Subito dopo – ha detto Reppucci – si dovranno indire, di concerto con il Presidente della Corte d’Appello, le elezioni per le otto sezioni dove il voto è stato annullato. La data dovrà essere fissata nell’arco di sessanta giorni”. Con gli esiti delle nuove elezioni ci sarà poi un nuovo riconteggio dei voti complessivi che porterà alla proclamazione dei consiglieri e del sindaco eletto, sempre che venga superato il quorum necessario per il primo turno. A preannunciare il ricorso al Consiglio di Stato è stato il sindaco, Sergio Abramo, il quale ha anche sottolineato che il fermo amministrativo “anche di pochi mesi costerà ai cittadini un prezzo enorme, difficilmente quantificabile. La decisione del Tar piomba come un macigno su una città che stava rimettendosi in moto, anche grazie al rientro nel Patto di stabilità, e rischia di produrre danni incalcolabili alla collettività”. La decisione dei giudici amministrativi è stata salutata in aula con un lungo applauso. A esprimere soddisfazione è stato principalmente Salvatore Scalzo, secondo il quale i giudici hanno “fatto davvero un buon lavoro”. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha evidenziato che “oggi è una giornata importante per Catanzaro e per la Calabria. La sentenza del Tar riconosce la fondatezza della battaglia del Pd e di Salvatore Scalzo e costituisce un passo decisivo per il ripristino della legalità”. Sulla stessa lunghezza d’onda le posizioni di Davide Zoggia e Nico Stumpo, dirigenti nazionali del Pd, e del commissario regionale del partito, Alfredo D’Attorre, secondo i quali ora ci sono le “condizioni affinché si torni al voto in un contesto di legalità”. 

 

CATANZARO – Il Tar della Calabria ha annullato le elezioni comunali svoltesi nel maggio scorso a Catanzaro relativamente ad otto sezioni (3, 4, 18, 24, 28, 37, 70 e 85). I giudici hanno anche annullato il verbale per la proclamazione a sindaco di Sergio Abramo (Pdl).

I giudici del Tar di Catanzaro hanno accolto parzialmente il ricorso presentato dal candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, da Sel e dal candidato consigliere Giuseppe Pisano. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro dieci giorni. Il collegio del Tar di Catanzaro era composto da Massimo Luciano Calveri (presidente), Giovanni Iannini, Emiliano Raganella e Costantino Salvatore Gatto (giudici a latere). Nel momento della lettura del dispositivo i numerosi presenti nell’aula del Tar di Catanzaro hanno applaudito. Successivamente all’esterno alcuni sostenitori di Salvatore Scalzo hanno urlato “giustizia è fatta”. Nel dispositivo i giudici amministrativi hanno disposto anche l’invio della sentenza alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Catanzaro.

DECADONO SINDACO, GIUNTA E CONSIGLIO. SARA’ NOMINATO COMMISSARIO, VOTO IN OTTO SEZIONI ENTRO 60 GIORNI

 Il sindaco ed il Consiglio comunale di Catanzaro decadono a seguito della sentenza del Tar della Calabria che ha annullato le elezioni amministrative in otto sezioni. Nel dispositivo del Tar della Calabria, i giudici hanno annullato il verbale di proclamazione del sindaco, Sergio Abramo, e del Consiglio comunale. Si tornerà al voto nelle otto sezioni entro 60 giorni.

“Per effetto dell’annullamento dei verbali di proclamazione del sindaco e del Consiglio comunale – ha detto il legale di Salvatore Scalzo, prof. Vincenzo Cerulli Irelli – il sindaco ed il Consiglio comunale decadono immediatamente e sarà nominato un commissario in attesa che si voti nelle otto sezioni dove le elezioni sono state annullate”. “Successivamente – ha aggiunto – si procederà al riconteggio dei voti per la nuova proclamazione del sindaco e del Consiglio comunale”.

ATTI A PROCURA ED ENTE CONDANNATO

Saranno inviati alla Procura della Repubblica gli atti raccolti dal Tribunale amministrativo che hanno portato all’annullamento delle elezioni in otto sezioni del comune di Catanzaro. La decisione è stata presa dai giudici del Tar della Calabria. I giudici amministrativi hanno anche condannato il Comune di Catanzaro al pagamento delle spese per una somma complessiva di 14 mila euro. La Procura di Catanzaro ha già in corso una indagine relativa a presunte irregolarità commesse durante le elezioni amministrative. Dopo l’esito delle votazioni il candidato del centrosinistra, Salvatore Scalzo, ed altri esponenti della coalizione avevano presentato in Procura alcuni esposti con i quali segnalavano le presunte irregolarità commesse in alcune sezioni elettorali.

SEZIONI INCRIMINATE DA NORD A SUD CITTA’

ono ubicate da nord a sud della città, passando anche da quella dell’ospedale civile e da una in pieno centro, le sezioni elettorali di Catanzaro i cui responsi sono stati annullati dal Tar della Calabria. In questi seggi, entro sessanta giorni, gli elettorali dovranno tornare al voto per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale. Le sezioni incriminate sono la n.3 del quartiere Janò; la n.4 di Pontegrande, la n.18 di Siano, la n. 24 di via Bambinello Gesù (rione Uccelluzzo), la n.28 Ospedale Civile, la n. 37 Scuola elementare Aldisio in via De Gasperi, in centro, la n.70 Corvo-Aranceto e la n. 85 del quartiere Lido. In particolare, proprio in questa sezione l’Ufficio centrale aveva messo a verbale “un numero di schede votate e scrutinate (886) superiore al numero dei votanti (884). Un numero di voti validi di lista (823) inferiore al numero dei votanti (884). Un numero di voti validi di lista (823) inferiore al numero di voti validi attribuiti ai candidati al consiglio comunale (828) ed anche un numero dei voti validi attribuiti al candidato sindaco (877)”.

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