Una parte del centrodestra prepara la successione di Occhiuto? Gigi Sbarra in pole position per la leadership alla presidenza della Regione Calabria?

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Il silenzio della premier Giorgia Meloni sull’avviso di garanzia al presidente della Regione Calabria e vice segretario di Forza Italia Roberto Occhiuto, pesa come un macigno. Abbiamo preferito rimanere in silenzio per qualche giorno per capire l’orientamento politico all’interno della coalizione che governa il Paese. Il silenzio assordante della leader di Fratelli d’Italia ci ha lasciati senza parole. Dopo qualche giorno, la Meloni propone l’ex leader della Cisl Gigi Sbarra a sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega al Sud, insomma nella gestione dei grandi fondi pubblici del mezzogiorno. Vale più ministeri messi insieme, un concentrato di potere ad un calabrese della provincia di Reggio Calabria. Sul piano politico un messaggio, secondo noi senza equivoci, insomma consegnare la leadership del centrodestra per ricostruire il dopo Occhiuto, azzoppato dall’inchiesta giudiziaria della procura di Catanzaro soprattutto quella fase sibillina nel video social del governatore calabrese. “L’avviso di garanzia rientra in una inchiesta più allargata”. Occhiuto lascia intendere che non saranno solo cinque gli indagati , ma molti di più. Cosa significa? Che veramente sta per esplodere un terremoto giudiziario allargato? Le voci che si rincorrono sono pesanti. Ma cerchiamo di stare con i piedi per terra. Solo Forza Italia ha sostenuto con tutte le proprie forze Occhiuto, il resto dichiarazioni di facciata ed anche in ritardo. Della sottosegretaria al ministero degli interni, Wanda FERRO leader di Fratelli d’Italia in Calabria, nemmeno un post…Resta sottinteso che il grande attivismo di Forza Italia con relativa OPA verso tutti i partiti non è stato visto con piacere dagli alleati e dalla opposizione. L’anomalia Calabria nei rapporti di forza nel centrodestra doveva essere messa in discussione. Per il resto ad occuparsi come al solito del ricambio politico ci penseranno le Procure…un dramma tutto italiano, che nessuno vuole porre rimedio. Da mani pulite (la falsa rivoluzione), per rimanere alle dichiarazioni di Gherardo Colombo , pm di punta in quel pool “Si è trattato di un colpo di Stato, messo in atto dalla procura di Milano “. Gherardo Colombo, l’ex Pm che è stato nei primi anni novanta uno dei cinque grandi protagonisti dell‘inchiesta “Mani Pulite” – quella che rase al suolo la prima Repubblica – ha scritto una introduzione al libro di Enzo Carra (uscito in libreria nel 2023) nella quale ci svela un aspetto finora sconosciuto di quella stagione. Sconosciuto e sconvolgente. Ci dice che nel luglio del 1992, quando le indagini erano ancora alle prime battute, fu suggerito ai politici di confessare i propri delitti e di uscire dalla vita pubblica in cambio dell’impunità.
 Colombo dice esattamente che se i politici avessero accettato le condizioni dei Pm, in cambio non avrebbero avuto “a che fare con la giustizia penale”. In pratica fu proposta una trattativa segreta Stato-Tangentopoli . Ovviamente del tutto illegale. Dal punto di vista del codice penale, se Colombo racconta il vero, il pool commise un reato piuttosto serio. Violò l’articolo 338 che punisce severamente la “minaccia a corpo politico”. Nella sua ricostruzione dei fatti, Colombo non parla di singoli politici, o di imputati: parla di “politica”, al singolare, cioè si riferisce esattamente al “soggetto collettivo” al quale, evidentemente, fu proposta la trattativa con la minaccia del carcere. L’articolo 338 del codice penale prevede pene fino a sette anni di reclusione. Ovviamente i reati sono caduti in prescrizione, però resta la ferita allo Stato. Ecco perché Sbarra scalda i motori per diventare leader in Calabria ed a Reggio Calabria, dall’alto del nuovo incarico di governo, Fratelli d’ Italia ha già individuato il sostituto di Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria?
Continua…