L’operazione “Alchemia”, all’epoca aveva coinvolto anche uno dei più importanti imprenditori del Sud, Francesco D’Agostino, lo stesso ricopriva la carica di vicepresidente del Consiglio Regionale. D’Agostino appena ricevuto l’avviso di garanzia si era anche dimesso dalla carica istituzionale per affrontare il processo dal quale sucessivamente era stato assolto nel rito abbreviato. La stessa procura che prima lo accusava, non si è nemmeno appellata alla sentenza di assoluzione, facendola divenire definitiva.
La dimostrazione che le carte sul noto imprenditore-politico erano prive di qualsiasi fondamento. D’Agostino ha subito delle ripercussioni sia politiche e soprattutto economiche le quali hanno minato fortemente l’economia della sua azienda. Una delle banche appena saputo che l’imprenditore aveva ricevuto l’avviso di indagine dalla procura, ha richiesto in tempi brevissimi un piano di rientro che stava per mettere in ginocchio la sua azienda con centinaia di posti di lavoro (diretti e indiretti).
Ci chiediamo, è mai possibile prima di agire in maniera repentina senza leggere le carte? Una giustiizia seria dovrebbe tutelare tutti i cittadini.
Il tribunale collegiale di Palmi emette la sentenza del processo “Alchemia”. Ecco le condanne e le assoluzioni :
Condanne;
Gullace Carmelo 18 anni
Gullace Francesco 15 anni
Sofi Orlando 5 anni. e 3 mesi
Grutteria Marianna 3 anni
Gagliostro Candeloro 5 anni
Sutto Giampaolo 5 anni
Militano Fortunata 3 anni e tre mesi
Rossini Demetrio 1 e 8 mesi
D’Amico Vincenzo 1 anno e 8 mesi
Ammiragli Alfredo Beniamino 1 anno e 8 mesi
Assolti;
Albanese Michele
Gullace Elio
Giovinazzo Girolamo
Politi Francesca
Politi Rocco
Politi Rosario
Politi Girolama
Contartese Panteleone
Raso Antonino
Fazzari Giulia
Fameli Antonio
Gagliostro Carmelo
Zoccoli Vincenzo
Filippone Rocco
Parrello Candeloro
Orlando Salavatore
D’amico Vincenzo
Zoccoli Vincenzo
Pronesti Antonio