Tavernise replica a Bufano: “I criteri di scelta dei miei collaboratori? Rispondo con i numeri del mio lavoro in Consiglio: 35 leggi proposte. I vostri? Doppi incarichi in Film Commission”
Set 28, 2025 - redazione
Tavernise replica a Bufano: “I criteri di scelta dei miei collaboratori? Rispondo con i numeri del mio lavoro in Consiglio: 35 leggi proposte. I vostri? Doppi incarichi in Film Commission”
La candidata Francesca Bufano mi chiede di spiegare al mio elettorato i criteri con cui ho scelto i miei collaboratori. Rispondo volentieri, e lo faccio con i fatti concreti del mio operato in Consiglio regionale.
I numeri del lavoro d’aula raccontano l’impegno di questi anni: 35 proposte di legge presentate, di cui 21 quale primo firmatario (13 già approvate e pubblicate), 4 proposte di provvedimento (1 approvata), 88 interrogazioni, 2 interpellanze e 24 mozioni, di cui 11 approvate. Un bilancio che testimonia un’attività costante, sempre rivolta ai bisogni del territorio.
Questo lavoro è stato possibile grazie a un gruppo di collaboratori scelti su base fiduciaria, tenendo sempre conto delle idee e dell’apporto concreto che chiunque, senza distinzione, può dare alla politica. Un bagnino o un barista non possono, secondo la candidata Bufano, partecipare attivamente alla vita politica del nostro Paese? Per lei vale solo l’appartenenza a una cerchia?
Questa mentalità classista stride con la realtà del suo stesso schieramento. I leader nazionali a cui si ispira, dalla Presidente del Consiglio Meloni a Salvini, non hanno una laurea. Persino l’attuale Ministro della Cultura di questo governo di centrodestra, Alessandro Giuli, non è laureato. Ecco allora il vero volto del centrodestra di Occhiuto e di Bufano: una casta che usa due pesi e due misure, che disprezza le classi lavoratrici ma non fa del merito accademico un criterio per i propri vertici. Un sistema che tarpa le ali alle classi medie e basse, a esclusivo vantaggio degli amici degli amici.
Per la cronaca, e con orgoglio, ribadisco che il mio gruppo si è sempre avvalso di grandi professionisti così come di giovani in gamba a cui dare una possibilità, ma tutti, e sottolineo tutti, sono stati scelti senza potentati alle spalle e senza incarichi nelle partecipate regionali. Questa è la nostra idea di merito: la competenza e la voglia di fare, non l’appartenenza a una cerchia.
È proprio questo sistema di appartenenza che vogliamo denunciare. Invece di lanciare accuse opache, la candidata Bufano risponda nel merito della gestione della Calabria Film Commission. Spieghi ai calabresi come possa essere al contempo consulente legale pagata 250 euro al giorno per occuparsi di contratti pubblici e, contemporaneamente, segretario verbalizzante di una commissione di assunzione interna allo stesso ente. È questo il sistema di potere e di gestione opaca che intende portare in Consiglio Regionale con la sua candidatura nella lista “Occhiuto Presidente”? Su questo, e non su altro, attendiamo risposte.