Taurianova, Consiglio Comunale rinviato a domani mattina per mancanza del numero legale (assente Arcuri), ma durante la discussione dei “preliminari” lo show non è mancato!

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L’ultimo Consiglio Comunale di Taurianova del 2025 previsto per oggi, ma per mancanza del numero legale è stato rinviato a domani in seconda convocazione alle ore 9.30 dopo oltre un’ora di discussione. Sono 11 i punti all’Ordine del Giorno da approvare e tra questi ben 6 punti che riguardano “Variazioni di bilancio”.

Stamattina dopo che era stato fatto l’appello dei presenti, si registrava la mancanza della consigliera di maggioranza della Lega Grazia Arcuri ed avendo il sindaco Biasi una maggioranza risicata con un consigliere in più e di conseguenza si è sempre in bilico di numero legale.

In ogni caso il Consiglio Comunale inizia con la discussioni sui “preliminari” dove prende la parola, l’ex consigliere di maggioranza Mino Gallo che punta il dito sul Centro di Salute Mentale, facendo riferimento all’intervista del sindaco (fatta al nostro giornale), accusando il primo cittadino di aver saputo della problematica del Csm grazie ai social, utilizzando lo stesso a suo favore, “Tu prendi uno stipendio pagato dai cittadini ed è un dovere morale, politico e amministrativo vigilare sui servizi della città, e quando qualcuno che dice che c’è una problematica, trovi sempre il modo per denigrare colui che la mette in atto. E tu insieme alla giunta siete pagati per vigilare sui servizi riguardanti la città, in quanto siete obbligati a farlo”. Gallo sottolinea anche la questione dei cancelli automatici nei cimiteri “dal costo di circa 15 mila euro (…) e non avere più il custode ovvero un punto di riferimento, è una questione critica, pur di non pagare degli straordinari a dei dipendenti si è arrivati a questa soluzione”.  Gallo afferma che “siamo una città della preistoria perché siamo tornati molto indietro”.

L’ex sindaco Scionti prende la parola affermando che il regolamento del tempo di discussione sui preliminari dev’essere spalmato su tutti i consiglieri comunali compreso il sindaco. Scionti parla di “incapacità del presidente del consiglio comunale di gestire l’aula”, riferendosi all’ultimo Consiglio Comunale, poi accusa il sindaco sul “non aver fatto nulla” sulle eccellenze dei pasticceri e produttori di torrone a Taurianova e “che mai non è mai stata fatta un’iniziativa e che si tratta di sacrifici di famiglia, tradizione e identità di un territorio”. Scionti parla di mera apparenza del sindaco e “siamo arrivati alla fine della consiliatura che dopo cinque anni e mezzo, il sindaco dovrebbe dire quali grandi opere sono state realizzate. Puntando il dito su cine-teatro, palazzetto ed altre opere non ancora concluse da quando è stato eletto nel 2020 (…) lo stile Biasi è quello di offendere e denigrare ed è il modello che rappresenta”. Scarfò ammonisce Gallo e Scionti di limitarsi a discorsi inerente ai preliminari perché “l’altra volta sono state dette minacce ed altro e occorre ringraziarmi per aver tenuto l’equilibrio della seduta”.

Il consigliere Marafioti riprende la questione del Centro Salute Mentale di Taurianova, “non è stata una bella pagina in merito ai vari comunicati stampa da parte del sindaco contro chi stava legittimamente protestando e che le problematiche restano ancora vive in quanto non si sa quale sarà il destino della struttura sanitaria perché sta vivendo un periodo di disagio perché è e potrebbe essere un problema enorme”. Marafioti parla di anche di “possibile chiusura del Csm” e che “piuttosto che offendere chi manifesta, il sindaco dovrebbe contrastare le decisioni dell’Asp di Reggio Calabria”, sottolineando anche l’altra criticità sanitaria qual è il Poliambulatorio “dove ora si vede privato di un’importante autovettura sanitaria, a favore di quello di Gioiosa Ionica, oltre al personale medico-sanitario”. Marafioti chiede al sindaco “di finirla a esprimere determinate posizioni e fare promesse viste le imminenti elezioni e di condurre una battaglia seria a favore delle uniche strutture rimaste a Taurianova, in quanto siamo stati spogliati di quasi tutto”.

Prende la parola l’altro ex consigliere di maggioranza Bellantonio, “lei non è il gestore del consiglio comunale, ma il garante”, nasce un battibecco tra Bellantonio e Scarfò sulla disquisizione dei ruoli del presidente Scarfò, dopodiché Bellantonio contesta le parole del sindaco in quanto lo stesso aveva affermato “che aveva realizzato la maggior parte del programma elettorale”, ma che non è così, e parte “dalla non realizzazione del Piano Strutturale Comunale e del problema dell’acqua, e che i pozzi di colpo passano da 100 a 200 mila euro, come mai?”. Poi parla di incompatibilità tra consigliere e componente di un’associazione (riferito chiaramente alla Proloco), parla di un’associazione dove ci sono elencate tutti gli atti di chi ne fa parte, e tra questi anche la Proloco “Taurianova nel cuore”, dove non c’è nessun atto che dimostri che oltre al consigliere comunale Stranges ci sono altre figure come “presidente facente funzioni”, oltre alle firme dei bilanci sono firmati dallo stesso. Bellantonio parla anche di “conflitti di interessi” in quanto dal Comune ha avuto contributi per 20 mila euro, “un atto più grave, perpetrato dal 2024, dove lo stesso ha anche votato i bilanci all’interno del Consiglio Comunale e se non ci sarà una smentita ufficiale presenterò una denuncia alla Corte dei Conti”. Bellantonio parla pure di una raccolta fondi per un defibrillatore in Piazza Italia, ma che non c’è “e che si tratta di un’amministrazione che ha fallito”.

Il consigliere azzurro Stranges riferendosi a Bellantonio, “passerà alla storia come nemico della Proloco” per poi rivolgendosi a Gallo chiede da “cosa deduce che il sindaco ha saputo della questione del Csm tramite i social? Anche perché erano già a conoscenza della questione prima ancora di uscire nei social”. Rivolgendosi a Marafioti sottolinea il fatto che il sindaco non ha competenze sanitarie e che il “90% di tutti gli intervistati durante il sit-in sono stati contro il sindaco e l’amministrazione comunale”, mentre a Scionti “consiglia” che “è arrivato il tempo di essere maturi e di abbassare i toni”. Stranges poi risponde a Bellantonio sulla questione incompatibilità, “lei può produrre tutti i documenti che vuole e fare le denunce in quanto al Runts fino a quando non ci saranno le prossime elezioni sarà sempre il sottoscritto a essere presente come presidente, ma nel regolamento interno della Proloco viene sottolineato che il facente funzioni svolge ogni compito”. Poi nasce un battibecco sulla “firma digitale” (sic!), il presidente Scarfò tenta di calmare gli animi per poi far riprendere l’intervento a Stranges che precisa che non esiste la firma digitale per un’associazione ma dev’essere intestata a una figura giuridica, “e che lei cova una rabbia da quando è andato via dalla Proloco si è respirata un’aria nuova”. Sul contributo regionale, “se la Regione Calabria elargisce un contributo alla Proloco, ma lo gira al Comune di Taurianova perché anche quest’ultimo doveva contribuire per un progetto e l’amministrazione comunale lo riceve solamente e lo trasmette alla Proloco”. Un cavillo tecnico che francamente resta solo un battibecco tra arsenico, rancori e vecchi merletti. “Non ricordo un solo intervento di Bellantonio a favore della città, ma solo contro la Proloco”, chiosa Stranges, illustrando poi i servizi che la Proloco offre nella sua missione.

Prende la parola il meloniano Lazzaro che chiede dieci minuti di sospensione. Scarfò risponde che conclusi i preliminari si va a votazione per la proposta di Lazzaro.

Tocca al sindaco Biasi che dovrebbe rispondere a chi l’ha preceduto anticipando che durante i vari interventi ci sono state affermazioni “offensive e calunniose” e che riguardante il Csm lo stesso ha avuto interlocuzioni con politici e istituzioni e attacca l’associazione che fa “invettive contro il presidente Occhiuto e il direttore generale dell’Asp Di furia e che nei fatti fa propaganda e politica”, la cartina al tornasole si vedrà alle prossime amministrative con la candidatura che “è sfuggita alle ultime consultazioni regionali (…) e che tale finalità riguarda solo per questioni personali e velleità politiche”, ovviamente il riferimento è alla presidente del Comitato Spontaneo per la Tutela della Salute Marisa Valensise.

Biasi continua a parla di sanità su bandi andati deserti e che si preferisce fare il medico a gettone che non dipendente dell’Asp perché “si guadagna di più in quattro giorni che in un mese (…) ci sono pochi medici e che questi si fanno pagare a pesi d’oro, ecco perché si è dovuto fare affidamento ai medici cubani”. Biasi attacca l’opposizione “se questo è il vostro modo di fare politica, non abbiamo opposizione e non vinciamo a mani basse senza bisogno nemmeno di elezioni, voi parlate per sentito dire, io con i fatti”. Poi l’attacco a Scionti, “quand’era segretario di Azione, candidato al senato non è arrivato nemmeno ai 500 voti, definendolo smemorato di Collegno, ricordando il fatto che quando il Consiglio Comunale era gestito da Fausto Siclari non veniva data nemmeno la parola e che questo Consiglio Comunale la prossima volta senza Scionti si libererà di una grande zavorra (…) dopo quella sconfitta elettorale Scionti l’hanno cacciato da Azione e si è vergognato di venire al Consiglio Comunale per tre mesi”, nasce un battibecco fuori da ogni contesto istituzionale che toglie decoro al contesto istituzionale, con insulti reciproci tra Biasi e Scionti.

Biasi continua dicendo che “si farà giudicare dai cittadini e che farà un rendiconto alla fine della consiliatura e che l’amministrazione Scionti ha prodotto zero sia dal punto di vista strutturale che sociale. E che saranno i cittadini a giudicare e quindi a stabilire chi ci sarà o non ci sarà nella prossima consiliatura dalle urne di primavera”. Basi chiude il suo intervento affermando che se ci sarà un confronto sulla sanità sarà ben lieto di farlo, ma con altri no, ovvero con “pseudo-associazioni, ma solo con istituzioni di pari livello perché sono il sindaco”. Dopo l’intervento di Biasi si passa ai voti per la proposta di Lazzaro di sospendere la seduta per 10 minuti che viene votata favorevolmente.

Dopo la sospensione riprende la seduta non prima aver fatto l’appello, subito dopo interviene nuovamente Lazzaro che affermando in quanto mancando il consigliere Arcuri e trattandosi di punti importanti su “spostamento di soldi”, durante la riunione in quei dieci minuti di sospensione hanno deciso di abbandonare l’aula. Il presidente Scarfò ne prende atto e chiude la seduta rinviandola a domani mattina in seconda convocazione. Così è se vi pare…e domani è un altro giorno!