Sfratto statua; Mancini: “Commosso da tanto affetto. Il Leone ha vinto ancora. Caruso arrassusia”

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Sono senza fiato nel leggere il numero straordinario di commenti di sostegno, di amicizia, di affetto. Il moto impetuoso di solidarietà nei confronti del Leone e di condivisione della nostra battaglia in sua difesa mi scalda il cuore. Una comunità per una volta unita, ognuno a modo suo, ma tutti a difesa di un simbolo, a tutela della nostra storia, dei nostri ricordi, della nostra memoria – così Giacomo Mancini, vice presidente della FGM commenta il moto di indignazione popolare che ha provocato lo sfratto della statua di Giacomo Mancini da davanti al municipio di Cosenza.

Lo sfratto ordito da Caruso, le modalità becere e violente con le quali ha voluto che si svolgesse, hanno indignato tutti. Davvero tutti. 

Con uno sperpero di denaro pubblico (8152,04 euro il costo della rimozione) poi in tempi cosi difficili per tanti cittadini. Tutto davvero inaccettabile. –continua il già parlamentare socialista – Ma per chi offende la storia, calpesta la memoria, manca di rispetto ai morti, oltraggia il sentimento diffuso di una comunità, il destino è segnato.

Le meschinità perdono sempre. A vincere, ancora una volta, è stato il Leone. 

A breve tornerà tra la sua gente.  Giusto il tempo di verificare con un perito se la statua ha subito danni nelle operazioni di rimozione, trasporto e consegna, e poi abbraccerà di nuovo i suoi concittadini. Starà di nuovo accanto e insieme al suo popolo. Stiamo individuando un luogo iconico, legato alla storia socialista, caro ai cosentini. Un luogo – conclude Mancini – per utilizzare il quale, ovviamente, non sarà necessario interloquire con Caruso. 

Arrassusia!

Manca poco.  Intanto grazie, grazie e ancora grazie.