Reggio, falso allarme per i rifiuti ospedalieri. I carabinieri escludono la pericolosità

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Sette sacchi con rifiuti che si pensava fossero ospedalieri erano stati scoperti da alcuni cittadini nei pressi di via Vallone Mariannazzo, proprio a poche centinaia di metri dal Policlinico Madonna della Consolazione. I carabinieri intervenuti sul posto, dopo aver concluso le analisi, hanno escluso che si tratti di rifiuti speciali

Reggio, falso allarme per i rifiuti ospedalieri. I carabinieri escludono la pericolosità

Sette sacchi con rifiuti che si pensava fossero ospedalieri erano stati scoperti da alcuni cittadini nei pressi di via Vallone Mariannazzo, proprio a poche centinaia di metri dal Policlinico Madonna della Consolazione. I carabinieri intervenuti sul posto, dopo aver concluso le analisi, hanno escluso che si tratti di rifiuti speciali

 

 

REGGIO CALABRIA – REGGIO CALABRIA – Sette sacchi contenenti quelli che inizialmente si pensava fossero rifiuti ospedalieri sono stati rinvenuti a ridosso dei cassonetti di via Vallone Mariannazzo, nella zona nord di Reggio Calabria. I cassonetti sono posizionati a poche centinaia di metri dal Policlinico Madonna della Consolazione. Sono stati alcuni impiegati di un ufficio in zona ad allertare i carabinieri. I testimoni, che hanno girato un video e si sono detti disponibili a fornirlo agli investigatori, hanno ripreso un camion che scaricava nei cassonetti i sacchi incriminati. Il pronto intervento dei carabinieri del Norm e della Compagnia di intervento operativo ha permesso di sequestrare il materiale prima che i sacchi fossero raccolti dagli inconsapevoli impiegati della Leonia, la municipalizzata incaricata della raccolta rifiuti. Ad ogni modo dai primi accertamenti i militari dell’Arma avrebbero, tuttavia, chiarito che i rifiuti in questione non rappresenterebbero un pericolo. Gli specialisti del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria, diretti dal capitano Paolo Minutoli, hanno analizzato uno per uno i rifiuti rinvenuti nei cassonetti di via Vallone Mariannazzo e da quello che è trapelato si è scoperto che i rifiuti, infatti, seppure provenienti dalla casa di cura sono assimilabili ai rifiuti urbani, in quanto non da catalogare tra i rifiuti speciali pericolosi da smaltire secondo procedure speciali. Di conseguenza l’allarme iniziale si è verificato essere infondato.