“Al novello adepto dei Peppe Boys, tanto di moda a Reggio Calabria, i lametini non perdonerebbero di essersi scordato che l’ospedale di Lamezia è uno dei più antichi in Calabria, perché risale al 1600. Che prima dell’avvento del trio Scopelliti-Talarico-Mancuso i lametini si curavano a Lamezia e non a Catanzaro”
Questione ospedale Lamezia, Panedigrano si scaglia contro Mario Magno
“Al novello adepto dei Peppe Boys, tanto di moda a Reggio Calabria, i lametini non perdonerebbero di essersi scordato che l’ospedale di Lamezia è uno dei più antichi in Calabria, perché risale al 1600. Che prima dell’avvento del trio Scopelliti-Talarico-Mancuso i lametini si curavano a Lamezia e non a Catanzaro”
Riceviamo e pubblichiamo:
Le ricorrenti voci sulla rinuncia di Mario Magno a correre per la carica di Sindaco di Lamezia hanno trovato indiretta conferma. Non si spiegherebbe altrimenti la sua insistenza a fare comunicati a sostegno del trio Scopelliti-Talarico-Mancuso che sta smantellando la sanità lametina. E non si spiegherebbe la sua presa di distanza dal suo amico e sponsor on. Galati, che finalmente per l’ospedale di Lamezia lamenta riduzioni, penalizzazioni, disagi della popolazione, mancanza di razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse.
E’ evidente allora che ha passato il testimone ad altri, forse perché soffre la concorrenza di Pasqualino Ruberto che, da Presidente di una Fondazione che percepisce dalla Regione una barca di finanziamenti “etici” e si è autoassegnato un altrettanto etico e lauto stipendio, vede più di lui il mondo tutto roseo.
Certo anche Mario Magno non è rimasto a secco di incarichi, visto che ha il peso di gestire i fondi dell’ex art. 20 per la ristrutturazione degli ospedali e quelli per le case della salute con un portafoglio di 68 milioni di euro. Ma resta il fatto che sarebbe difficile chiedere il consenso agli elettori Lametini, incitandoli ad essere aperti e a non cercare l’ospedale sotto casa, ma acconciarsi ad andare a Catanzaro. Magnificando le fasulle eccellenze delle porfirie, della fibrosi cistica e della tossicologia forense. Sostenendo, con una ardita capriola, la scellerata tesi di Talarico e Mancuso che il Trauma Center previsto nel nostro ospedale sarebbe oramai superato.
Al novello adepto dei Peppe Boys, tanto di moda a Reggio Calabria, i lametini non perdonerebbero di essersi scordato che l’ospedale di Lamezia è uno dei più antichi in Calabria, perché risale al 1600. Che prima dell’avvento del trio Scopelliti-Talarico-Mancuso i Lametini si curavano a Lamezia e non a Catanzaro. Che oggi la rete per il trauma è uno dei capisaldi di ogni regione nel trattamento delle emergenze tempo-dipendenti. Che lui due anni fa aveva promesso pubblicamente di presentare una proposta di legge regionale per istituire a Lamezia il Trauma Center. Che, come ciliegina sulla torta, ha sostenuto e votato la proposta del suo collega Orsomarso di cambiare il nome all’aeroporto di Lamezia per intitolarlo a S. Francesco di Paola.
Potrebbe però rifarsi, magari andando in Consiglio Comunale e facendosi dare dal direttore Mancuso i numeri sulla attività del nostro Ospedale e i dati sulla quota di risorse spese dall’ASP nella zona lametina. Anche per smentire, se può, che il buon Mancuso incassa per il nostro Ospedale 34 milioni di euro l’anno e ne spende solo 30, cioè quanto o meno di una clinica privata di Catanzaro.
Nicolino Panedigrano, COMITATO SALVIAMO LA SANITA’ DEL LAMETINO