Editoriale di Alberto Acquaro
“Astuzia: cancro per società, democrazia e partiti”
Editoriale di Alberto Acquaro
A noi tutti capita a volte di ricorrere all’ astuzia, ma si tratta di episodi occasionali, di cui non andiamo certo orgogliosi. Esistono invece persone (per fortuna non numerose) che sono astute per vocazione. Vediamo quali siano alcune caratteristiche distintive di queste persone. Sono convinte di essere molto intelligenti, mentre le loro capacità non hanno nulla a che vedere con l’intelligenza; non sanno cosa essa sia. Quasi mai dicono ciò che pensano, con una naturalezza disarmante. Sono assolutamente prive di senso dello Stato. Concepiscono la politica come un mezzo per accumulare ricchezze e/o ottenere altri vantaggi personali. Solitamente risultano volgari nei sentimenti e nei modi. Alla guida di un partito o di un movimento politico sono dispotici, non rispettando qualsiasi principio di democrazia. Rivolgono (con successo) la loro attenzione alla grande massa di persone a loro simili e/o mediocri, approfittando della circostanza che, per motivi
antropologici, tale massa in Italia risulta, purtroppo, assai rilevante. Una volta in politica (con la p minuscola), quando influenzano la vita del Paese rappresentano una manna per gli speculatori finanziari. In altri termini, sale lo spread.
Per concludere, è da dire che persino nel nostro Partito Democratico esiste qualche persona astuta (da noi sono eccezioni). Un gioco facile, facile: provate a pensarne un paio (tre sarebbe più difficile).
Con cordialità, Alberto Acquaro