Procedimento “Tre Corci”, revocata la richiesta di sequestro di beni a Iannaci Domenico

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Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria accoglie il ricorso proposto dall’avv. Pasquale Loiacono e annulla il sequestro preventivo, anche per equivalente, disposto dal Tribunale di Palmi. Restituiti i beni a Iannaci Domenico.

Lo scorso mese di agosto Iannaci Domenico, imputato nel processo “Tre Croci” era stato colpito da un sequestro perché non aveva pagato l’Irpef su presunti proventi di attività illecita dedita al traffico di stupefacenti. Nello specifico il Tribunale di Palmi, su impulso della Procura della Repubblica, aveva disposto il sequestro preventivo anche per equivalente di somme di danaro depositate su conti correnti bancari intestati o cointestai, nonché libretti di risparmio, titoli, azioni, fondi e altri simili strumenti di investimento, di beni mobili registrati e di beni immobili a lui intestati, nonché di qualsiasi altro bene avente valore economico nella sua disponibilità, sino alla concorrenza.

Pochi giorni fa, però, i giudici del Tribunale del Riesame di Reggio Calabria hanno accolto la richiesta di riesame formulata e argomentata dall’avv. Pasquale Loiacono e hanno dissequestrato i beni del signor Iannaci Domenico.

La misura patrimoniale era stata decisa dal Tribunale di Palmi, Ufficio GIP-GUP, su richiesta della Procura della Repubblica sul presupposto che Iannaci Domenico «aveva percepito ingenti somme di denaro a titolo di proventi illeciti, evadendo le relative imposte».

Il difensore, anche attraverso la produzione di memorie difensive, ha evidenziato come il provvedimento di sequestro risultava errato. I Giudici del Riesame, a scioglimento della riserva, hanno accolto la richiesta di riesame con conseguente annullamento del provvedimento impugnato e la restituzione di quanto sequestrato all’avente diritto. 

Nel procedimento penale “Tre Croci” Iannaci, è accusato di partecipazione ad associazione dedita al narcotraffico ed importazioni di cocaina.