Pd Cittanova, “Sulla chiusura dell’ufficio postale, invece di coinvolgere il Consiglio Comunale, l’Amministrazione fa polemica con il Pd”
Ott 21, 2025 - redazione
Dispiace anche se non stupisce che l’Amministrazione Comunale, incapace di difendere la comunità cittadina, sprechi il suo tempo per polemizzare col PD, reo di essersi occupato di un problema che investe l’intero paese. Ossia la chiusura dell’Ufficio Postale, dal 20 ottobre fino al 28 novembre 2025, per la realizzazione dei lavori previsti dal progetto “Polis”, con il trasferimento dei servizi postali, in questo periodo, all’Ufficio Postale di Taurianova.
La nota stampa dell’amministrazione comunale, difatti, non smentisce di una sola virgola quanto affermato nel documento pubblicato dal PD, abituato da sempre a parlare un linguaggio di verità. Ed occhi meno annebbiati avrebbero avuto, invece, la capacità di leggervi lo spirito di stimolo positivo e costruttivo dell’iniziativa.
Il PD, nella nota stampa, ha espresso la propria preoccupazione, così come tutti i cittadini, a partire dalle fasce più deboli e indifese, sul fatto che la chiusura dell’Ufficio Postale rappresenta un serio danno alle famiglie e all’economia locale. Aggiungendo che si tratta di una decisione che, pur se riguarda lavori tesi a migliorare i servizi alla clientela, che, peraltro, arrivano con notevole ritardo, non tiene minimamente conto delle reali esigenze della nostra comunità.
L’ufficio postale, infatti, rappresenta un punto di riferimento essenziale per molte persone, a partire dagli operatori commerciali, ed in particolare per gli anziani e coloro che non hanno accesso facile ad altre forme di comunicazione o servizi, i quali saranno costretti a spostarsi a Taurianova per compiere operazioni essenziali.
La nota del PD ha, per questo, stigmatizzato l’assunzione di decisioni unilaterali da parte di Poste Italiane, che non tengono conto dei disagi che saranno arrecati ad una intera comunità.
Di fronte ad un comportamento di chiusura totale da parte dell’azienda, nell’immediatezza della pubblicazione della notizia da parte dell’Amministrazione Comunale, avvenuta in data 17 e non 14 ottobre, abbiamo chiesto al Sindaco, le cui interlocuzioni e i cui interventi esperiti, evidentemente, non avevano prodotto esiti positivi, di farsi rapidamente promotore di una ulteriore iniziativa formale verso la Direzione delle Poste tesa ad addivenire ad una soluzione alternativa, per garantire che i servizi essenziali potessero essere accessibili a tutti qui a Cittanova, venendo incontro alle esigenze della comunità.
Nel contempo, abbiamo chiesto alla Direzione di Poste Italiane di rivedere immediatamente tale decisione e trovare una soluzione adeguata che eviti la chiusura totale dei servizi.
D’altra parte, a tutt’oggi, nemmeno la seconda nota stampa dell’Amministrazione Comunale, al pari della prima, chiarisce all’opinione pubblica quali soluzioni alternative siano state offerte e le ragioni per cui Poste Italiane le abbia respinte.
Non è stato chiarito, ad esempio, se sia stato richiesto l’utilizzo di uno dei molti Container di cui l’azienda dispone come Modulo Mobile e che sono stati resi disponibili a quei sindaci e a quei comuni della provincia reggina che ne hanno fatto richiesta, in maniera evidentemente più convincente di quanto non sia riuscito a fare il nostro sindaco, per attenuare i disagi dei propri cittadini durante i lavori negli uffici postali di quei luoghi.
E nelle note dell’amministrazione comunale, non è stato chiarito nemmeno se sia stato chiesto a Poste Italiane, con la necessaria determinazione, di programmare i lavori solo quando avrebbe trovato soluzioni alternative tali da evitare i disagi che avrebbe inflitto ad una comunità intera di 10 mila abitanti.
Una compagine amministrativa meno autoreferenziale e più consapevole dei propri limiti, che fa vuoti proclami sulla necessità di una politica che costruisca e non divida, predicando, a volte, bene e, però, razzolando male, avrebbe dovuto avvertire immediatamente la sensibilità e il dovere di coinvolgere tutte le forze e i gruppi politici, sia quelli di maggioranza che quelli di opposizione, i quali, peraltro, rappresentano la stragrande maggioranza degli elettori cittanovesi, e convocare con urgenza il Consiglio Comunale, trattandosi di un argomento di interesse che riguarda l’intera comunità, così da poter ottenere il sostegno unanime del consesso elettivo nelle richieste da avanzare a Poste Italiane.
Avrebbe dovuto essere questa l’impostazione da promuovere e perseguire, per presentarsi più forti con Poste Italiane e praticare concretamente una politica che mira ad unire. Invece, per coprire la propria inadeguatezza, si è preferito costruire una stupida polemica postuma col PD, affannandosi a comunicare di avere svolto il proprio compitino, con i risultati che tutti, purtroppo, possono constatare.
Pertanto, permanendo il diniego dell’azienda ad una delle soluzioni proposte, che comporterà per i nostri concittadini, con l’Ufficio Postale di Cittanova chiuso già da sabato scorso, di doversi recare, a partire da mercoledì 22 ottobre, presso le Poste di Taurianova, chiediamo alla Direzione di Poste Italiane di assumere un impegno concreto affinché venga dimezzato il periodo di chiusura dell’Ufficio, attraverso una modalità organizzativa dei lavori che ne acceleri la loro conclusione, garantendo la riapertura dell’Ufficio Postale nel più breve tempo possibile, così da ridurre sensibilmente le elevate difficoltà che i nostri concittadini saranno costretti a subire.
Al contempo, sollecitiamo nuovamente il Sindaco, con lo spirito costruttivo che caratterizza la nostra azione, di farsi anch’esso promotore di una iniziativa verso Poste Italiane che vada in tale direzione e supporti tale nostra richiesta, che è concretamente a favore di tutta la comunità cittadina.
Ribadiamo, Cittanova non può subire questo danno e occorre fare, tutti, quanto possibile perché i disagi siano ridotti al minimo e superati nel più breve tempo possibile.