Palmi, “Giustizia e Passione” al Manfroce: musica e solidarietà per il progetto “Note di Speranza”
Dic 23, 2025 - redazione
Al Cinema Teatro Manfroce, lo scorso 16 dicembre, la IV edizione di “Giustizia e Passione – Dentro ma anche fuori dall’aula” ha confermato la propria natura di evento benefico, nato per trasformare una serata di musica e parole in un sostegno concreto per i minori e i ragazzi che vivono situazioni di fragilità. Lo spettacolo, promosso dalla Camera Minorile di Palmi “Malala” con il patrocinio del Comune di Palmi, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dell’Ordine degli Avvocati di Palmi e del Consiglio Nazionale Forense, ha avuto come obiettivo principale la raccolta fondi a sostegno del progetto “Note di Speranza – Un laboratorio musicale per i giovani della Casa Famiglia Comunità Monti di Polistena”.
Il progetto rappresenta il cuore solidale dell’iniziativa: un laboratorio musicale stabile pensato come spazio sicuro e protetto, in cui i ragazzi ospitati potranno avvicinarsi alla musica, imparare a utilizzare gli strumenti, sperimentare la composizione e vivere l’esperienza del fare arte insieme. “Note di Speranza” punta a valorizzare il talento di ciascun giovane, a rafforzarne l’autostima e a favorire relazioni positive all’interno della comunità educativa, utilizzando la musica come linguaggio accessibile per esprimere emozioni, raccontare sé stessi e costruire un percorso di crescita personale e sociale.
È in questo quadro che si inserisce l’intera serata. Al Cinema Teatro Manfroce, la IV edizione di “Giustizia e Passione – Dentro ma anche fuori dall’aula” ha riportato al centro una parola spesso abusata ma qui praticata con concretezza: solidarietà. Professionisti del diritto, magistrati, operatori del tribunale e artisti hanno scelto di salire sul palco non per mettersi in mostra, ma per mettere a disposizione competenze, voci e sensibilità. La direzione artistica e la conduzione di Domenico Milani, con il supporto di Video Calabria, hanno dato forma a un percorso equilibrato, capace di alternare musica e parola mantenendo sempre chiaro il senso dell’iniziativa.
L’apertura, sulle note di “Happy Days”, ha visto Antonio Ruoppolo, CTU e pianista elegante, al pianoforte, accompagnato dalla voce di Mamur, cantante e noto sosia di Elvis, chiamato a fare da filo conduttore musicale. Un avvio corale, con tutti i protagonisti sul palco, che ha restituito subito l’immagine di una comunità riunita per una causa condivisa. Ruoppolo ha poi guidato il pubblico in un omaggio musicale a Ornella Vanoni e Pino Daniele, introducendo il cuore della serata.
Di forte impatto l’esibizione delle avvocate Caterina Bonarrigo, Carmelita Alvaro quale presidente della Camera Minorile “Malala”. , Patrizia Fonte, Maria Chiara Zampogna e Cettina Ippolito, sostenute dalla cantante e vocal coach Ilenia Surace. L’interpretazione di “Non mi avete fatto niente” ha assunto il valore di una presa di posizione netta, legando musica e responsabilità civile in modo diretto.
Particolarmente significativo l’intervento della Procura della Repubblica di Palmi. Il procuratore Emanuele Crescenti, insieme ai sostituti Federico Moleti, Letterio De Domenico, Adriana Di Vaio, Teodora Pottino Di Capuano, Veronica Origlio, Silvia Viceconte, Giorgia Nda, Fabrizio Rafaeli e Massimo D’Andrea, ha scelto di leggere l’“Elogio dei giudici” di Piero Calamandrei, richiamando il valore della responsabilità condivisa, soprattutto quando si parla di tutela dei più deboli.
L’atmosfera si è fatta più intima con “Non finisce mica il cielo”, interpretata dall’avvocata Marilù Zaccuri, capace di restituire con sensibilità l’emozione profonda del brano. Una prova che ha colpito pubblico e giuria, tanto da valere a Zaccuri il premio per la migliore esibizione, assegnato all’unanimità.
A seguire, “Torna a Surriento”, eseguita dagli avvocati Domenico Alvaro alla fisarmonica e Andrea Alvaro al pianoforte, ha messo in luce un talento musicale solido e naturale, quasi un vizio di famiglia. L’avvocato Antonio Cimino ha poi proposto una lettura commossa di “Ovunque sarai”, riportando al centro il valore della parola come gesto di vicinanza.
Gli intermezzi affidati a Pippo Lico, cantante calabrese noto al grande pubblico per la partecipazione a The Voice Senior, hanno scandito il ritmo della serata. Una presenza riconoscibile, sostenuta da una voce calda e coinvolgente, capace di muoversi con naturalezza tra un repertorio internazionale e i grandi classici.
Nella seconda parte, Nino Neri, vigilante del Tribunale penale, ha interpretato “Pensieri e parole”, mostrando come la passione per il canto si intrecci con l’impegno quotidiano nel lavoro. L’avvocato Giuseppe Alvaro ha proposto un medley pianistico essenziale, seguito da un momento di recitazione del giudice Antonio Salvati, insieme ai figli. L’avvocata Teresa Rositano, affiancata da Perry, ha dato a “La sera dei miracoli” un’interpretazione graffiante e sentita.
Il Monologo Cortellesi affidato a Francesca Morabito, intenso e consapevole, ha preceduto “La canzone di Marinella”, proposta in modo impeccabile e avvolta da un’atmosfera magica, con gli avvocati Michele Salvatore Albanese, Orefice e De Maio e il Maestro Rocco Cannizzaro, fisarmonicista. Deborah Serratore, fonica del Tribunale penale di Palmi, ha chiuso le esibizioni con “Fai rumore”, raccogliendo un applauso convinto.
Fondamentale il contributo degli sponsor – Vadalà – Hyundai, Invictus Yacht, Expert, Hotel Residence Arcobaleno, Ingecos, QuattroSeidue, Pugliese Preziosi dal 1960 e Villa Luisella – che hanno sostenuto concretamente una serata nata per trasformare partecipazione e cultura in aiuto reale.
Il gran finale, sulle note di “My Way”, cantata da Mamur, ha restituito l’immagine più autentica dell’evento: una comunità che sceglie di usare musica e parole per fare qualcosa di utile, dando continuità a un impegno che, grazie a “Note di Speranza”, continuerà nel tempo.



