Omicidio Penna, si dovrà rifare il processo a Foti. La Cassazione accoglie il ricorso della procura
Set 27, 2013 - redazione
Sentenza annullata con rinvio alla corte d’Appello. Questa la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dal sostituto procuratore generale Marisa Manzini contro la condanna a 10 anni di secondo grado a carico di Andrea Foti. L’accusa ha rimarcato la sussistenza delle premeditazione nella commissione dell’omicidio
Omicidio Penna, si dovrà rifare il processo a Foti. La Cassazione accoglie il ricorso della procura
Sentenza annullata con rinvio alla corte d’Appello. Questa la decisione della Cassazione sul ricorso presentato dal sostituto procuratore generale Marisa Manzini contro la condanna a 10 anni di secondo grado a carico di Andrea Foti. L’accusa ha rimarcato la sussistenza delle premeditazione nella commissione dell’omicidio
VIBO VALENTIA – E’ stata annullata con rinvio dalla Cassazione la sentenza emessa il 7 febbraio scorso nei confronti di Andrea Foti, 36 anni, di Stefanaconi, in provincia di Vibo Valentia, che era stato condannato in secondo grado a 10 anni per concorso nell’omicidio e nel successivo occultamento del cadavere di Michele Penna, 30 anni, assicuratore e segretario cittadino dell’Udc di Stefanaconi. Sarà quindi necessario un nuovo processo dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, avendo la Cassazione accolto il ricorso del sostituto procuratore generale, Marisa Manzini, tendente a dimostrare la premeditazione del delitto avvenuto il 19 ottobre 2007. Il corpo del segretario dell’Udc di Stefanaconi non è mai stato ritrovato e, secondo l’accusa, Penna sarebbe stato eliminato in quanto intenzionato a staccarsi dalla cosca del paese, che sarebbe stata guidata dal presunto boss Nicola Bartolotta (di cui Penna aveva sposato la figlia), con l’intenzione di formarne una nuova. Michele Penna sarebbe poi stato punito dal clan, secondo l’ipotesi degli investigatori, anche per una presunta relazione con la moglie di un affiliato alla cosca all’epoca detenuto.