Nesci, “Dati Istat certificano che il Mezzogiorno non è più il fanalino di coda, ma il vero motore della crescita occupazionale italiana”

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“I dati diffusi oggi dall’Istat nel Report sui conti economici territoriali 2022-2024 certificano una realtà che Fratelli d’Italia sostiene da tempo: il Mezzogiorno non è più il fanalino di coda, ma il vero motore della crescita occupazionale italiana. Con un incremento del numero di occupati pari al 2,2%, il Sud supera di gran lunga la media nazionale dell’1,6% e batte tutte le altre ripartizioni territoriali”. Così in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia – ECR, Denis Nesci.

“È un segnale straordinario – continua Nesci – vedere come il Mezzogiorno stia trainando l’economia del Paese. Particolarmente significativo è il dato sulle Costruzioni (+6,9%) e sui Servizi (+2,1%), settori che al Sud hanno registrato le performance più consistenti d’Italia. Anche l’agricoltura, con un +1%, dimostra una resilienza superiore alla media nazionale. Questi numeri non sono frutto del caso, ma della fine della stagione dell’assistenzialismo e dell’inizio di una fase basata su investimenti strategici, sulla ZES Unica e su una visione che mette al centro il lavoro e l’impresa”.

“Mentre le altre aree del Paese mantengono una dinamica positiva – conclude Nesci – il Sud si prende finalmente il palcoscenico, dimostrando che, se messo nelle condizioni di competere, non ha eguali in termini di dinamismo. Questo rapporto Istat è la prova che la direzione intrapresa dal Governo Meloni è quella corretta: ridurre i divari territoriali non con i sussidi, ma creando le condizioni affinché il Mezzogiorno possa sprigionare tutto il suo potenziale occupazionale e produttivo. Continueremo a lavorare in Europa e in Italia affinché questo trend diventi strutturale”.