L’allarme della Uil Calabria e della Uil Fpl Calabria dopo il rapporto Istat: “servono più risorse e più giustizia sociale”
Mag 21, 2025 - redazione
La Uil Calabria e la Uil Fpl Calabria lanciano un grido d’allarme dopo la pubblicazione del Rapporto Istat 2025 sulla situazione del Paese. I numeri parlano chiaro: la nostra regione è ultima in Italia per spesa sociale dei Comuni, con appena 38 euro pro capite annui, contro una media nazionale di 150 euro e picchi superiori a 200 euro nel Nord Italia.
“Non è solo un dato economico – dichiarano Mariaelena Senese, Segretaria generale della Uil Calabria e Walter Bloise, Segretario generale della Uil Fpl Calabria – è un indicatore preciso del grado di abbandono sociale che colpisce le fasce più deboli nella nostra regione: anziani, disabili, minori, famiglie in difficoltà. A fronte di bisogni crescenti, le risorse pubbliche disponibili sono del tutto insufficienti”.
Il sindacato sottolinea come la sperequazione territoriale sia ormai insostenibile. Alla media pro capite di 181 euro al Nord e 165 euro al Centro, il Mezzogiorno risponde con appena 100 euro, e la Calabria è in fondo anche a questa classifica. Una situazione che alimenta il disagio sociale, mina la coesione territoriale e penalizza i diritti fondamentali di cittadinanza. In assenza di un sistema forte di erogazione diretta da parte dei Comuni, il welfare regionale dipende in misura maggiore da trasferimenti nazionali e dalle famiglie stesse.
Per la Uil Calabria e la Uil Fpl Calabria, è urgente irrobustire la rete dei servizi sociali a partire da un piano straordinario di finanziamento per i Comuni, anche attraverso una revisione degli strumenti di riparto delle risorse statali. “Serve intervenire con prontezza – aggiungono Mariaelena Senese e Walter Bloise – per correggere le disuguaglianze prima che si traducano in esclusione e povertà, ogni strategia di coesione sarà destinata a fallire”.
La Uil rilancia la necessità di assumere il welfare territoriale come priorità politica, garantendo un’infrastruttura pubblica di cura e sostegno che sia degna di un Paese civile.
“La Calabria ha bisogno di più Stato sociale – concludono la Segretaria generale della Uil Calabria e il Segretario generale della Uil Fpl Calabria – non di assistenzialismo sterile. Servono politiche pubbliche coraggiose, inclusive e ben finanziate. A partire da questo, si ricostruisce fiducia, dignità e futuro”.