La strategia del terrore a Rosarno, nella mattinata di ieri tre intimidazioni con armi da fuoco in pieno centro, prima contro una boutique, poi la Porsche di un avvocato e un’abitazione. Indagini in corso. Ma cosa sta succedendo?
I carabinieri analizzano le immagini della video sorveglianza a caccia di indizi. Rosarno è uno dei comuni della Piana di Gioia Tauro dove operano storicamente alcune delle più potenti cosche della ‘ndrangheta calabrese, come i Pesce, i Bellocco e i PisanoGiu 01, 2025 - Giuseppe Larosa
Le vie centrali di Rosarno si sono trasformate in un Far West o peggio in un teatro di paura, una strategia del terrore nella mattinata di ieri, come quella dei clienti delle boutique dove è stata presa di mira con numerosi colpi di arma da fuoco da ignoti (o l’ignoto) incappucciati con un casco bianco a bordo di una moto. Seminando il panico in città come se fossero padroni assoluti e l’arroganza di fare quello che vogliono.
Dopo la boutique è stata la volta di una Porche parcheggiata nel cortile privato di una villetta di proprietà dell’avvocato Carmelo Naso, i proiettili sempre della stessa arma hanno trapassato il muretto esterno e colpito l’auto. Anche in questo, fortunatamente, non ci sono stati feriti, in quanto nel cortile non c’era nessuno. Il terzo episodio si è verificato poi nella centralissima Piazza Valarioti ai danni di un’abitazione con una raffica di spari contro la facciata e le finestre di un’abitazione. Danni rilevanti, ma anche in questo caso non ci sono stati feriti.
Questa serie di intimidazioni fanno seriamente pensare che si potrebbe trattare di un’aggressione pianificata, sia per la scelta dei bersagli che per la rapida esecuzione che li hanno colpiti. I carabinieri della Stazione di Rosarno e i colleghi della Compagnia di Gioia Tauro sono al lavoro per identificare il responsabile, e dalle prime testimonianze l’aggressore era a bordo di una moto, volto nascosto e casco bianco. Sono state già acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero fornire elementi utili all’individuazione dell’autore delle presunte intimidazioni. Gli inquirenti hanno ascoltato anche il titolare della boutique, che fa parte di una famiglia che detiene la proprietà di una nota catena di negozi d’abbigliamento della zona anche per capire se avesse ricevuto minacce, estorsioni o altro. Quello che non è chiaro e che si tenterà di scoprire, se ci sarebbero del legami tra gli obiettivi presi di mira a colpi d’arma da fuoco.
La città di Rosarno è una realtà difficile, molti gli episodi di cronaca in passato e con una profonda infiltrazione della ‘ndrangheta con potenti cosche calabresi come i Pesce, i Bellocco e i Pisano. Molti gli episodi di cronaca registrati in moltissimi anni in questa località della Piana di Gioia Tauro, e molte le paure come il terrore della stragrande maggioranza delle persone perbene che vivono in questa città e che si vedono turbare la pace e la sicurezza perché dei delinquenti, criminali diremmo, non hanno altro da fare che seminare panico e terrore. E che speriamo che le indagini in corso riescono a dare i frutti per catturare l’autore o gli autori di questi vili intimidazioni.