Intimidazione a Seminara. I sindaci della Città degli Ulivi, “adesso basta, i sindaci non possono essere lasciati soli”

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Solidarietà al sindaco di Seminara
Michele Conìa, in qualità di sindaco di Cinquefrondi e Presidente dell’ Assemblea dell’ Associazione “Città degli Ulivi” e Marco Caruso, in qualità di sindaco di Molochio e Presidente del Comitato esecutivo nell’esprimere ferma condanna e netta riprovazione per l’ignobile attacco intimidatorio verificatosi nel comune di Seminara, manifestano solidarietà e convinta vicinanza al sindaco Giovanni Piccolo e all’intera comunità scossa dall’accaduto. Michele Conìa, ripetutamente bersaglio di gravi attacchi di matrice criminale, e Marco Caruso confidano nel lavoro degli inquirenti affinchè sia fatta piena luce sullo squallido gesto vigliacco, siano individuati i responsabili ed esortano il sindaco Giovanni Piccolo a non lasciarsi intimidire e a proseguire con maggiore incisività il suo operato fatto di trasparenza e responsabilità nell’interesse della sua comunità.
Tanti, troppi gli attacchi intimidatori che si stanno verificando sempre più frequentemente nella nostra Calabria e che ormai hanno raggiunto un livello preoccupante. Danneggiamenti, pestaggi, aggressioni, attentati, pressioni mafiose e incendi: l’ultimo in ordine di tempo verificatosi nel comune di Seminara è un segnale d’allarme di una situazione non più accettabile. I Sindaci e le Sindache sono sempre più una categoria priva di tutele, esposta a minacce gravissime che offendono intere comunità. Desta preoccupazione l’aumento degli episodi di matrice criminale nei confronti degli amministratori locali. Dall’ultimo report di Avviso Pubblico- Amministratori sotto tiro ( dati 2024) si evince che i sindaci e le sindache sono il bersaglio preferito della criminalità e la Calabria si colloca nella non invidiabile secondo posizione, dietro alla Sicilia, nella triste classifica delle regioni con gli amministratori che hanno subito più intimidazioni negli ultimi 15 anni: 844 casi su 204 comuni calabresi colpiti; Cosenza la provincia più colpita con 273 casi, segue Reggio Calabria con 241 e Vibo Valentia con 115. Minacce, atti intimidatori , forti pressioni quotidiane dimostrano il clima d’odio che viene creato intorno a chi prova ogni giorno a risolvere i problemi delle proprie comunità. Dai dati dell’ultimo rapporto 2024 dell’ “Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali” elaborato per conto del ministero dell’Interno, dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – direzione centrale della Polizia Criminale – Servizio Analisi Criminale, emerge che, in merito al primo semestre del 2024, a livello nazionale si registra un aumento del 26,7 % degli eventi di minaccia verso gli amministratori locali, essendo stati registrati 327 episodi di intimidazione, a fronte dei 258 censiti nel primo semestre 2023. Alla luce di questi dati appare incomprensibile il taglio drastico del fondo rivolto agli Enti locali e finalizzato all’adozione di iniziative per la promozione della legalità e di misure di ristoro del patrimonio dell’Ente o in favore di amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione connessi all’esercizio delle funzioni esercitate. Se la dotazione iniziale consisteva in 5 milioni di euro annui per il 2022, poi saliti a 6 per il 2023 e 2024 , ora, stando alle previsioni, sarà ridotto ad un solo milione per il 2025 e nel 2026. Alla luce di quanto espresso, partendo da un’analisi più attenta su questi fenomeni, si avverte la necessità dell’adozione di misure ancor più efficaci e pervasive per evitare che gli amministratori locali possano continuare ad essere esposti, più di altri, alle vere e proprie organizzazioni criminali. Il ruolo degli amministratori e delle amministratrici locali deve essere rispettato, preservato garantendo loro la giusta sicurezza, la tranquillità di poter svolgere il proprio mandato senza “pressioni” o delegittimazioni. A fronte della inevitabile preoccupazione, però, c’è anche da rimarcare il crescente impegno delle Forze dell’Ordine e della Magistratura. Auspichiamo non solo la risposta della società civile per riaffermare i valori della legalità, della solidarietà contro ogni forma di violenza e sopraffazione criminale, ma soprattutto l’intervento delle Istituzioni per sostenere e proteggere le amministratrici e gli amministratori locali minacciati e intimiditi, garantendo loro la massima tutela. I Sindaci e le Sindache sono e saranno sempre in prima linea contro l’illegalità, per la difesa della democrazia e questi ignobili gesti vigliacchi non riusciranno a modificarne l’azione politica e amministrativa improntata al coraggio, alla trasparenza e alla responsabilità nell’interesse delle loro comunità.
Avv. Michele Conìa, sindaco di Cinquefrondi e Presidente dell’ Assemblea dell’ Associazione “Città degli Ulivi”
Dott. Marco Caruso, sindaco di Molochio e Presidente del Comitato esecutivo Associazione “Città degli Ulivi”