Il movimento Masaniello spiega perchè ha aderito alla manifestazione “No Exponiamo i Bronzi”

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“Inaccettabile la forma di comunicazione, praticata dai rappresentanti dell’organizzazione dell’Expo di Milano che, attraverso subdole campagne denigratorie nei confronti della Calabria e dei calabresi, mirano a delegittimare la città di Reggio Calabria e il Museo della Magna Grecia, come sede naturale delle statue dei bronzi di Riace”

Il movimento Masaniello spiega il motivo per cui aderisce alla manifestazione “No Exponiamo i Bronzi”

“Inaccettabile la forma di comunicazione, praticata dai rappresentanti dell’organizzazione dell’Expo di Milano che, attraverso subdole campagne denigratorie nei confronti della Calabria e dei calabresi, mirano a delegittimare la città di Reggio Calabria e il Museo della Magna Grecia, come sede naturale delle statue dei bronzi di Riace”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Le ragioni per cui il nostro Movimento Masaniello aderisce alla manifestazione No Exponiamo i Bronzi, prevista a Reggio Calabria, il 27 settembre, 2014, sono motivate dalla volontà comune di opporsi all’inaccettabile forma di comunicazione, praticata dai rappresentanti dell’organizzazione dell’Expo di Milano che, attraverso subdole campagne denigratorie nei confronti della Calabria e dei calabresi, mirano a delegittimare la città di Reggio Calabria e il Museo della Magna Grecia, come sede naturale delle statue dei bronzi di Riace. Ai motivi della nostra protesta si aggiunge l’astruso” iter procedurale”, da parte delle figure istituzionali coinvolte in questa vicenda, a seguito delle dichiarazioni della Soprintendente del Museo nazionale della Magna Grecia, rese pubbliche sul sito ufficiale della Regione Calabria,Dottoressa Simonetta Bonomi, la quale esprime il suo parere negativo sulla trasportabilità dei bronzi e dichiara non aver mai ricevuto,ad oggi, da parte dell’organizzazione dell’Expo di Milano, una richiesta formale, di “prestito” delle statue in questione. Ci chiediamo, quindi, il perché della decisione del Ministro Franceschini, di nominare una commissione giudicante sulla trasportabilità dei Bronzi di Riace?
In più, il popolo calabrese esige chiarezza sull’applicazione della legge e delle norme che regolano il rapporto tra Stato e Regione, con riferimento all’art 117com 2° della costituzione, in merito all’esclusiva competenza legislativa, sulla valorizzazione dei beni culturali.
Va comunque detto che In cima alle ragioni della nostra contrarietà allo spostamento dei Bronzi ,va posto il sentimento comune dei Calabresi che si sono espressi, apponendo le proprie firme nella petizione popolare, promossa dal nostro movimento e da comitati civici, politici e sindacali.
Il nostro Movimento agirà con fermezza e determinazione per evitare che il Meridione d’Italia, in questo caso la Calabria, sia vittima perenne di”scippi” manovrati ad arte e pensiamo che debba partire proprio dai Bronzi la riscossa della Calabria. Noi calabresi dobbiamo ritrovare la nostra antica fierezza e l’orgoglio di popolo. Noi non dobbiamo più essere prigionieri dell’immagine negativa, fatta di luoghi comuni, di pregiudizi, di offese, strumentalizzate ad arte, soprattutto da quei media che, per “dovere” d’informazione, dovrebbero invece indagare, analizzare, raccontare le ragioni storiche, politiche e sociali dell’attuale condizione della Calabria, del suo mancato sviluppo, della sua condizione di marginalità, nel Paese in cui 153 anni di Unità hanno creato un divario Nord – Sud che non ha eguali in nessuna parte del mondo. La vicenda dei Bronzi ha dimostrato che la Calabria è altro, che la Calabria è cultura, è arte, è capitale umano che ritrova la sua identità nei grandi valori della civiltà mediterranea, di cui è figlia.
La Voce del Movimento Masaniello Antonino Condrò