I Meetup del Movimento 5 Stelle si difendono dagli attacchi diffamatori

banner bcc calabria

banner bcc calabria

I grillini difendono con forza il loro operato volto a contrastare l’antico modo di fare politica

I Meetup del Movimento 5 Stelle si difendono dagli attacchi diffamatori

I grillini difendono con forza il loro operato volto a contrastare l’antico modo di fare politica

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Ancora la discarica Battaglina, ancora una volta attacchi gratuiti e personali, ancora una volta
comunicati stampa diffamatori ed infondati. Siamo costretti nostro malgrado ad effettuare una
pubblica presa di posizione che non avrebbe avuto ragion d’essere, se non fosse stata resa
necessaria da infamanti quanto fuorvianti accuse lanciate all’indirizzo di un nostro attivista e di
riflesso anche all’indirizzo di tutto il MeetUp Catanzaro, nonché dei parlamentari Paolo Parentela e
Sebastiano Barbanti. «I meetup – dichiara Parentela – si battono per contrastare l’antico modo di
fare politica. Sorprende come il Movimento Cinque Stelle sia costretto ad annoiare i cittadini per
rispondere a pettegolezzi provenienti dal proprio interno e degni di un talk show di terza categoria».
In questo disdicevole ed offensivo intervento viene adombrata l’ipotesi che un singolo attivista, per
proprio interesse personale, sia stato addirittura in grado d’influenzare la posizione dell’intera
delegazione parlamentare calabrese M5S nella gestione della vicenda al fine di favorire il proprio
datore di lavoro. A prescindere dagli aspetti diffamatori che saranno fatti oggetto di attenta
valutazione in altra sede da parte dei diretti interessati, ci preme esplicitare con forza quella che è la
nostra posizione. Il MeetUp Catanzaro ha preferito fin da subito dedicarsi alla lettura delle carte, di
tutte le carte, e sentire tutte le parti coinvolte, senza andare alla ricerca di esposizioni
sensazionalistiche sulla stampa, anteponendo alla visibilità politica la conoscenza approfondita della
vicenda. Siamo contrari ad ogni discarica ed ogni progetto impattante sul territorio ma ciò non
c’impedisce di conoscere, studiare, e sentire tutte le parti coinvolte in una vicenda prima di rendere
pubblico il nostro parere e la nostra posizione in merito. In quest’ottica è stato inteso l’incontro
avvenuto con la proprietà dell’impianto, incontro a cui ha partecipato una delegazione parlamentare
costituita dai deputati Barbanti e Parentela accompagnati dall’ing. ambientale Dario Pelaggi in
qualità di esperto della materia e l’ing. Nicola Polito il quale, dipendente di un’azienda facente capo
ad un familiare della proprietà della discarica, si è attivato per ottenere dalla proprietà il consenso
alla visita dei parlamentari. Trattandosi di sito privato non è stato possibile ottenere il permesso di
accesso per altri soggetti che pure erano presenti innanzi all’ingresso, mentre non sono invece
comparsi alcuni membri del comitato no discarica preventivamente avvisati dall’ing. Pelaggi (dr.
Saracena in particolare). L’incontro non si è tuttavia rivelato utile a dipanare i tanti dubbi sulla
legittimità dell’iter amministrativo che ha portato al rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione
della discarica e neanche le forti perplessità in ordine alle dimensioni e alla localizzazione
dell’opera nonché alla sua reale utilità in relazione al bacino d’utenza. Da ulteriori approfondimenti
effettuati presso il CFS di Catanzaro si è avuto modo di riscontrare come il Comune di Borgia abbia
richiesto sin dal 1992 un nulla osta forestale con riferimento all’area interessata per potervi
realizzare una discarica comunale. Il nullaosta concesso in data 21.06.1996, anche se ci preme
sottolineare come ciò sia avvenuto a distanza di soli 9 giorni dall’avvenuta riconsegna dei terreni da
parte del Consorzio di Bonifica allo stesso Comune, il quale accettava senza riserve la destinazione
boschiva obbligandosi a non modificarla in futuro. Ci si chiede come possa il comune di Borgia
nell’arco di soli dieci giorni essersi impegnato alla salvaguardia di un bosco e poi avervi concepito
la realizzazione di una discarica. Ciò è ancora più grave se si pensa come il comune di Borgia abbia
inteso realizzare quest’opera altamente impattante non nell’ambito del proprio territorio ma in
quello del comune di San Floro che oggi si trova a dover fronteggiare questa assoluta minaccia alla
propria immagine e alla tipicità dei prodotti locali.
Ma senza scendere nei particolari, che formeranno oggetto di una relazione che verrà divulgata nei
prossimi giorni, ci corre l’obbligo di evidenziare quantomeno un aspetto: è vero che per divergenze
di opinioni l’altro MeetUp cittadino si è staccato dal gruppo, ma per diversi mesi il percorso è stato
comune, proprio per questo la pantomima della “ricerca” e della “scoperta con grande sorpresa”
solo adesso del rapporto di lavoro che lega uno degli attivisti che hanno preso parte al sopralluogo
al soggetto imprenditore protagonista nella vicenda “Discarica Battaglina” non regge affatto.
L’attivista in questione peraltro ha fin da subito mantenuto una posizione defilata nella vicenda
proprio per evitare attacchi strumentali alla sua persona, cosa che invece si è puntualmente e
volgarmente verificata. Il MeetUp Catanzaro intende dimostrare con i fatti il proprio impegno per il territorio, preferendo
sempre lavorare sotto traccia esprimendosi pubblicamente solo nel momento in cui vi siano cose
concrete e verificate da dire come stiamo per fare non solo per la questione “Discarica Battaglina”
ma anche per altre vicende ambientali che interessano da tempo il circondario catanzarese.
Paolo Parentela – Deputato M5S
Sebastiano Barbanti – Deputato M5S