Giovanardi denunciato dagli animalisti per diffamazione ed istigazione al maltrattamento

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Gli amici degli animali sono stati etichettati come “seminatori d’odio”

Giovanardi denunciato dagli animalisti per diffamazione ed istigazione al maltrattamento

Gli amici degli animali sono stati etichettati come “seminatori d’odio”

 

Riceviamo e pubblichiamo

Aidaa ha inviato questa mattina una denuncia alla procura della repubblica di Modena nei
confronti del senatore Carlo Giovanardi (denuncia anticipata ieri via email come
qui sotto riportato). L’associazione animalista ha denunciato il parlamentare per
diffamazione in quanto in diverse occasioni ha definito gli animalisti “seminatori
d’odio” , arrivando ad insulti ancora peggiori quando ha parlato degli animalisti
come di: “mandanti di questa semina d’odio, che si sviluppa in un quadro di decine
di attentati, danneggiamenti, e intimazioni, che hanno colpito negli ultimi mesi
aziende,allevamenti e centri di ricerca scientifica rivendicati dall’ala più radicale
del movimento animalista”. Lo stesso Giovanardi ha inoltre più volte insultato i
vegetariari, i vegani e gli animalisti nella loro complessità con parole di odio
che sono state spesso causa di forti rimostranze. “Giovanardi noto per aver firmato
una legge incostituzionale che ha riempito le galere italiane non si può permettere
di insultare chiunque e allo stesso tempo di fare la vittima quando ad essere insultato
è lui – dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA e firmatario della denuncia- nascondendosi
dietro il suo essere senatore della repubblica. Noi come AIDAA e con noi tutti gli
animalisti ed ambientalisti italiani che non hanno mai minacciato Giovanardi ci sentiamo
offesi da questo suo atteggiamento vittimistico e pertanto vogliamo che paghi davanti
alla legge per le sue parole. Siamo in un paese dove uno che ha riempito le galere
in cambio di una manciata di voti con una legge incostituzionale si permette anche
di insultare chiunque senza pagarne legalmente le conseguenze. Avvieremo- conclude
Croce- anche una causa civile con richiesta di risarcimento di 200.000 euro che saranno
devoluti per il benessere degli animali e per la diffusione delle culture vegetariana
e vegana”.