Zavettieri (Psi): “Trasferire la battaglia di Aieta nella sanità e nell’area grecofona”
Set 04, 2014 - redazione
Continuano le lotte per il riconoscimento dell’autonomia scolastica
Zavettieri (Psi): “Trasferire la battaglia di Aieta nella sanità e nell’area grecofona”
Continuano le lotte per il riconoscimento dell’autonomia scolastica
La battaglia del sindaco Giuseppe Aieta dimostra quanto sia importante per un politico mettersi a disposizione del proprio territorio, difendendolo con tutti i mezzi legali a sua disposizione. Il riconoscimento dell’autonomia scolastica per i licei di Cetraro, arrivato dopo lo sciopero della fame e una notte passata in auto davanti all’Ufficio scolastico regionale, è la prova tangibile di come, a scanso dei campanilismi, sia corretto difendere i presidi essenziali di una comunità come scuola, ospedali e locali destinati alle forze di sicurezza. Nel fornire il mio plauso all’operato di Aieta, vorrei ricordare come anche il territorio di Reggio Calabria, nell’anno scolastico 2012-2013, subì le stesse ingiustizie del liceo di Cetraro per un intero anno. In quell’occasione, io stesso proposi alla Regione un ricorso che la stessa non ritenne opportuno mandare avanti. Ripresa la battaglia, all’inizio dell’anno successivo, anche grazie a una serrata campagna stampa e alla proficua interlocuzione con la politica nazionale, riuscimmo a vedere riconosciuta l’autonomia scolastica a cinque istituti della provincia di Reggio: il”Boccioni-Fermi”, l’I.C. di Motta San Giovanni , IIS “Euclide” di Bova Marina-Condofuri, l’istituto comprensivo Brancaleone-Africo, l’istituto comprensivo di Montebello jonico. A tutti e cinque gli istituti, venne concessa la deroga come scuole ricadenti in territori di minoranza linguistica (minoranza grecofona). Grazie a quella battaglia vinta, e a quella deroga ottenuta, il pieno risultato è che il territorio a più bassa densità di popolazione, quello grecanico, in prospettiva eviterà la perdita di altre autonomie scolastiche. Ma il principio della battaglia di Aieta dovrebbe valere, ed essere emulato, anche per gli altri presidi essenziali. Penso, ad esempio, alla Sanità. Nei territori periferici, soprattutto in quello grecanico, si è vista una costante spoliazione delle strutture a servizio e tutela del cittadino. Penso, soprattutto, alla perdita del punto nascite e della pediatria al “Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo, reparti sempre elogiati in tanti anni di storia dell’ospedale. Così come la deroga alle minoranze linguistiche, nel campo dell’istruzione, tutela maggiormente i territori in difficoltà, allo stesso modo, i vertici sanitari dovrebbero individuare un parametro medio o per macroarea e non certo per singolo nosocomio. Altrimenti il rischio è quello di privarsi di una struttura indispensabile come l’ospedale di Melito, con il solo risultato di ingolfare i “Riuniti”, non garantendo il diritto di tutela alla salute costituzionalmente sancito. Il rammarico vero è risulta difficile pensare a battaglie simili sul territorio del basso-jonio con un numero così alto di amministrazioni comunali commissariate. Occorrerebbe, a mio avviso, contingentare la spesa a livello di macroarea (Regione), in modo che l’amministratore locale possa ripartirla, tenendo conto, non solo della popolazione, ma anche delle caratteristiche orografiche del territorio. Anche in questo, purtroppo, si è palesato il fallimento, pressoché totale, dell’attuale classe dirigente regionale.
Pierpaolo Zavettieri
Capogruppo “Socialisti Uniti – Psi” Provincia di Reggio Calabria