Zanda a Catanzaro per convegno riforme. Bruno annuncia: il 14 agosto Renzi a Falerna
Lug 05, 2014 - redazione
All’iniziativa che si è svolta nella sala del consiglio provinciale di Catanzaro, oltre al senatore Zanda e al segretario Bruno, hanno preso parte la senatrice Doris Lo Moro, Capogruppo PD Commissione Affari Costituzionali Senato, e in rappresentanza del segretario regionale democrat Ernesto Magorno, il consigliere regionale Francesco Sulla
Zanda a Catanzaro per convegno riforme. Bruno annuncia: il 14 agosto Renzi a Falerna
All’iniziativa che si è svolta nella sala del consiglio provinciale di Catanzaro, oltre al senatore Zanda e al segretario Bruno, hanno preso parte la senatrice Doris Lo Moro, Capogruppo PD Commissione Affari Costituzionali Senato, e in rappresentanza del segretario regionale democrat Ernesto Magorno, il consigliere regionale Francesco Sulla
“L’Italia ha urgente bisogno di riforme perché deve ammodernare lo Stato e la sua struttura pubblica. L’ammodernamento istituzionale può anche servire alla ripresa della nostra economia”. Nel titolo del convegno organizzato dalla federazione provinciale del Partito democratico di Catanzaro, guidata da Enzo Bruno – vale a dire “Le riforme istituzionali per una moderna democrazia” – secondo il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda “c’è tutto, a partire dal bisogno di una democrazia più moderna”. All’iniziativa che si è svolta nella sala del consiglio provinciale di Catanzaro, oltre al senatore Zanda e al segretario Bruno, hanno preso parte la senatrice Doris Lo Moro, Capogruppo PD Commissione Affari Costituzionali Senato, e in rappresentanza del segretario regionale democrat Ernesto Magorno, il consigliere regionale Francesco Sulla. Presenti anche i consiglieri regionali Tonino Scalzo ed Enzo Ciconte, oltre che amministratori e segretari di circolo di tutta la provincia. Il segretario Enzo Bruno, nell’introdurre i lavori ha anticipato che per la terza volta nel giro dei sei mesi il premier, e segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi tornerà in Calabria: questa volta a Falerna, il 14 agosto.
Prima dell’avvio del convegno, il senatore Zanda, la senatrice Lo Moro, il segretario provinciale Bruno e il dirigente regionale Giovanni Puccio si sono recati dal prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro, per una visita di cortesia.
“Un mese fa, oltre il quaranta per cento degli italiani ci ha chiesto di cambiare l’Italia per cambiare l’Europa. Non possiamo tradire quella speranza”. Nel riflettere sul percorso che porta alle riforme istituzionali non possiamo che partire dalle parole del presidente del consiglio dei ministri e segretario nazionale del Partito democratico, Matteo Renzi – ha affermato Enzo Bruno -. L’iniziativa che la Federazione provinciale organizza oggi rappresenta l’ennesima tappa di un percorso finalizzato ad un ulteriore radicamento territoriale, in linea con l’indirizzo politico-organizzativo tracciato dal partito nazionale. Il 40,08% dei consensi alle elezioni europee che gli italiani hanno attestato al Partito democratico rappresenta una speranza credibile nel cambiamento incarnato dal nostro progetto politico. Un risultato che, oltre a riempirci di responsabilità, ci ricorda come il Paese necessita di svincolarsi da schemi del passato e sprigionare energie nuove che trasformino la speranza in qualità della crescita. A partire dal campo delle riforme istituzionali. Anche per questo è importante discuterne, tutti insieme. Il governo Renzi ha proposto in questi primi mesi di governo le due principali riforme che dovranno attuare l’attività di adeguamento dell’attuale struttura istituzionale alle esigenze di un’Italia che richiede un taglio deciso ai costi della politica e più celerità nell’iter di approvazione delle leggi: la riforma del Senato e la legge elettorale. La via delle riforme istituzionali che portano alla modernità e al rinnovamento che non può essere lasciata all’improvvisazione e alle logiche di sopravvivenza politica”, dice ancora il segretario provinciale guardando alla necessità di una riforma organica, portando come esempio il destino delle Province, ente intermedio che conosce bene visto che è stato consigliere provinciale per 15 anni.
Di riforme, comunque, bisogna parlare maggiormente tra la gente, dice il consigliere Sulla che trova anche il modo di rispondere a qualche provocazione che arriva dal centrodestra. “Mi sembra normale che ci sia una discussione nel nostro Partito visto che non dobbiamo scegliere un portiere di condominio – ha detto – Da quale pulpito viene la predica poi, e mi riferisco alle dichiarazioni di Tallini: non mi sembra che il centrodestra abbia il candidato. La maggioranza avrebbe dovuto essere responsabile e seguire Scopelliti, dimettendosi. Invece si inventano mille scuse per allungare la legislatura. E’ giusto non andare oltre novembre e permettere ai calabresi di eleggere il nuovo governatore”.
“Le riforme non riguardano solo il Senato ma il bicameralismo – ha detto la senatrice Lo Moro – il Senato che resterà senza funzioni paritarie, diventando espressione della rappresentanza dei territori e di garanzia. Il vero problema è quello di dare funzioni specifiche ma adeguate. Tra le cose più delicate sicuramente la definizione dell’elezione del capo dello Stato e dei componenti del Csm”. L’infaticabile senatrice Lo Moro, per la quale il capogruppo Zanda ha speso parole di stima, di amicizia e apprezzamento per il duro lavoro in commissione al Senato, torna su un concetto espresso anche da Bruno: la necessità di fare le riforme insieme.
“L’Europa deve sapere che il dibattito tra le sue nazioni è molto importante ma una cosa deve essere chiara: in questa fase il rigore del bilancio è una priorità ma altrettanto prioritario è la ripresa e lo sviluppo. Senza ripresa e sviluppo – ha affermato Zanda – difficilmente riusciremo a battere la crisi e la disoccupazione ma avremo anche maggiori difficoltà a conservare la stabilità dei bilanci pubblici”. “Credo che l’Italicum inizierà la sua discussione al Senato ed è possibile che potrebbe terminarla prima delle ferie di agosto. E’ possibile, direi anzi probabile, che il testo verrà migliorato rispetto alla base che è arrivato dalla Camera dei Deputati”. “Non dobbiamo abdicare alla democrazia per essere competitivi – dice ancora Zanda – modernizzare è necessario affinché ci sia la capacità di competere. Serve un sistema di governo che sia capace di efficacia, questo è il vero tema della riforma. Ci sono tanti errori che sono stati fatti nel regionalismo, oggi siamo chiamati a dire come Stato e Regione devono convivere con competenze certe e in maniera rispondente ai bisogni dei territori”. E in tutto questo, c’è la responsabilità del Partito democratico che “sta al centro della politica. Siamo noi il motore delle riforme”.