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Il pittore Luciano Tigani al “PaestumArte2013”

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L’artista di Polistena esporrà le sue opere dal 20 al 27 luglio

di TERESA COSMANO

Il pittore Luciano Tigani al “PaestumArte2013”

L’artista di Polistena esporrà le sue opere dal 20 al 27 luglio

 

di Teresa Cosmano

 

 

mareggiata a Palmi

Continua la scalata al successo e alla notorietà del pittore di Polistena Luciano Tigani. L’artista esporrà infatti i propri dipinti a Paestum, in occasione del “PaestumArte2013”, dal 20 al 27 luglio, nel suggestivo atrio di palazzo De Maria, situato nella piazzetta che costeggia la basilica paleocristiana. In quei giorni sarà possibile ammirare la pittura prettamente paesaggistica dell’artista che da autodidatta, ha esposto nei principali luoghi dell’arte contemporanea, come il museo “Carrouselle du Louvre” di Parigi, lo scorso ottobre e la galleria d’arte “Mentana” di Firenze, tra dicembre e gennaio scorso. Tigani, classe ’66, comincia a manifestare la sua passione per l’arte e la pittura fin da bambino. Da solo, senza frequentare scuole specifiche, comincia il suo percorso con la tecnica a china e a pastello, creando opere di grande fantasia e astrattismo. Successivamente passa alla tecnica ad acquarello per poi avvicinarsi alla pittura classica. Comincia così lo studio del paesaggio e della prospettiva, scoprendo la bellezza della natura che lo circonda e si perfeziona nell’olio con la tecnica della pittura a macchia. Il suo talento viene fin da subito riconosciuto e la sua partecipazione a numerose collettive riscuote entusiastici consensi. Tigani comincia così a dedicarsi intensamente all’arte, allestendo personali sia in Italia che all’estero, ricevendo positive recensioni da parte di affermati critici e storici dell’arte, quali Giorgia Cassini, Vito Cracas, Miriam Zerbi e Paolo Levi. Quest’ultimo scrive di lui: «La pittura di Luciano Tigani è certamente legata alla sua terra d’origine, la Calabria. L’artista ne descrive ambienti, colori e profumi in vedute paesaggistiche, dove si incontrano e dialogano realtà visiva ed emozioni intense, liricamente contenute in tele di piccole dimensioni, quasi a sottolineare un’interiorità pudica, appena sussurrata. I suoi paesaggi sono luoghi familiari, vissuti, studiati, amati. Ogni foglia, ogni sasso è accarezzato dalla luce, che ne svela la naturale bellezza e suggerendone l’importanza di soggetto unico e prezioso. Tigani conosce i segreti del segno e del colore, dando vita a contrasti chiaroscurali modulati con attenzione, capaci di fermare in un istante la continua mutevolezza di un paesaggio. Dipinge soprattutto luoghi aperti, spazi dove non appare mai una figura umana, indicando solitudini riflessive in una campagna soleggiata, o di fronte a un mare in tempesta, o all’ombra, sotto un addensamento fitto di alberi. Paesaggi che evocano ricordi felici, condivisibili, perché elementi ineludibili di un immaginario visivo squisitamente mediterraneo. Tigani sembra volerci donare una sua testimonianza preziosa, un invito al ritorno in un mondo sereno e incontaminato dove sia possibile riappropriarci del respiro e del canto armonioso della natura».