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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Vorremmo tanto che Benedetto XVI considerasse la Calabria, terra storicamente emarginata economicamente e socialmente”

“Vorremmo tanto che Benedetto XVI considerasse la Calabria, terra storicamente emarginata economicamente e socialmente”

E’ quanto auspica il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale  Alfonso Dattolo

“Vorremmo tanto che Benedetto XVI considerasse la Calabria, terra storicamente emarginata economicamente e socialmente”

E’ quanto auspica il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale  Alfonso Dattolo

 

 

REGGIO CALABRIA – “Vorremmo tanto che Benedetto XVI considerasse la Calabria, terra storicamente emarginata economicamente e socialmente,  oggi simbolo di una condizione aspra con cui la Regione si sta tuttavia efficacemente confrontando, come una figlia prediletta”. 

E’ quanto auspica il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale  Alfonso Dattolo, che aggiunge: “Il desiderio dei calabresi sarebbe che la Calabria avesse  un posto particolare nel cuore di questo grande Papa”. Spiega Dattolo: “Di  valori umani, radici salde e di attaccamento alla  tradizione non avulsa però da aperture verso la modernità, che sono i punti salienti  su cui  il Papa ha richiamato l’attenzione mondiale nel corso della sua visita in Germania  per temprare la fede dinanzi all’incalzante secolarizzazione,  la Calabria è straordinariamente ricca.   La visita del Papa, proprio in un momento in cui in Calabria siamo impegnati a ricostruire il tessuto politico ed istituzionale, assume pertanto  un valore speciale. Inoltre – conclude il capogruppo dell’Udc –   per la Calabria, la visita di Benedetto XVI  costituisce, a maggior ragione in questo momento difficile per il Paese e l’Europa,  l’occasione per affermare la centralità del cittadino comune  nelle progettualità della politica, l’affermazione di una rinnovata etica della responsabilità e dei doveri di cittadinanza all’interno delle  scelte europee e nazionali che debbono mirare a coniugare, come sostengono i preziosi  documenti sul Mezzogiorno elaborati dai vescovi italiani,  lo sviluppo con la solidarietà”.