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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Vivisezione, nel 2015 uccisi 37.546 animali Ecco i numeri forniti dall'Aidaa

Vivisezione, nel 2015 uccisi 37.546 animali Ecco i numeri forniti dall'Aidaa
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ROMA – Sono 601 i cani sottoposti a sperimentazione nei laboratori
di vivisezione e sperimentazione animali nel corso del 2015 di questi 540 importati
(dopola chiusura di Green Hill ed il mancanto inserimento del divieto di importazione
oltre a quello di allevarli) di cui 187 sono nati in paesi dell’Unione Europea e
353 in altri paesi del mondo dove non è specificato se gli stessi cani su cui si
è prodotta la sperimentazione di vari livelli di diffivoltà provengano o meno
da allevamenti autorizzati. Per quanto riguarda il loro utilizzo le tabelle a cui
facciamo riferimento (pubblicate dalla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
del 24 aprile 2017 numero 95 della Serie Generale) parlano di 601 cani utilizzati
in “protocolli uso a fini regolatori e di produzione ordinaria”. I primati non umani,
vale a dire le scimmie, importate nell’anno di riferimento 2015 sono stati 224 tutte
appartenenti alla specie MACACHI DI GIAVA di questi nessuno (per fortuna) catturato
il natura, ma 54 di prima generazione allevati in cattività (figli di catturati
in natura negli anni passati) e 169 di seconda generazione allevati in cattività
fuori dall’habitat naturale (come dire che questi sono piu felici di farsi sperimentare?)
ma comunque importati da ASIA E AFRICA. Per quanto riguarda l’uso dei livelli di
sperimentazione 1 sottopostoa a torture che hanno portato alla sua morte (viene
definita come pratica del non risveglio) gli altri sottoposti a torture definite
di lieve e moderato impatto del dolore. Questo solo per rimanere nella gestione di
cani e scimmie, se sfogliamo anche le altre categorie scopriamo che esiste una colonia
di 8.910 topi “geneticamente modificati”. Ma il dato che salta all’occhio è quello
legato al numero di animali utilizzati complessivamente negli esperimenti che assomma
a 586.699 di cui quasi mezzo milione di ratti e topi, dato al quale fa da contraltare
il numero di animali morti durante gli esperimenti che assomma a 37.546 esemplari
trai quali quasi 32.000 tra ratti e topi, 2.748 porcellini d’India, 33 criceti, 2.017
conigli, 480 maiali,1 capra e due pecore, 1 macaco di Giava, 146 polli domestici
e galline,176 pesci zebra e 12 cefalopodi. “Sono numeri da olocausto- ci dice Lorenzo
Croce presidente di AIDAA- e questi dati senza ulteriori approfondimenti ci dicono
che è stato un bluff la chiusura di Green Hill ed il diviento di allevare in Italia
perchè come sempre abbiamo sostenuto gli animali vengono sperimentati lo stesso
ma acquistati da paesi stranieri molti dei quali senza la certificazione degli allevamenti
di produzione, ma quello che maggiormente ci preme sapere è quanti di questi animali
sono davvero serviti per il progredire dei farmaci e quanti per altri esperimenti
compresi quelli di tossicità dei prodotti o per gli esperimenti militari dati che
il ministero tace appellandosi al segreto”.