Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Violenza sessuale su minore: assolti due giovani sammartinesi Accolte le ragioni difensive dei rispettivi legali

Violenza sessuale su minore: assolti due giovani sammartinesi Accolte le ragioni difensive dei rispettivi legali
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Erano stati tratti a giudizio innanzi al Tribunale Penale di Palmi con l’infamante accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina del luogo, all’epoca dei fatti di appena cinque anni, i due giovani Sammartinesi assolti dal Giudice per le udienze preliminari il 19 febbraio u.s..
I fatti risalgono al Dicembre del 2011, allorquando, a seguito di presunte condotte di abbandono e maltrattamenti in famiglia, il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, su segnalazione dei locali Servizi Sociali, disponeva, in via cautelativa, l’ allontanamento dalla famiglia di origine, sia della bambina presuntivamente abusata, che dei restanti fratellini, successivamente affidati ad altra famiglia pianigiana.
Stante ai fatti di causa, nelle fasi immediatamente successive all’affido, la minore confidandosi con i “nuovi genitori” affidatari, riferiva loro di strani “giochi” a sfondo erotico che si sarebbero verificati, in tempi e circostanze diversi, nell’ambito della famiglia di origine, e che vedeva come protagonisti “due amici di papà”, successivamente identificati in S.F. e N.M. entrambi residenti nella piccola frazione di San Martino di Taurianova.
Nello specifico, al S.F. – difeso di fiducia dall’avv. Francesco De Marco – veniva contestato di aver spogliato e lavato la minore procurandole un graffio nelle parti intime; al N.M. – difeso di fiducia dagli avv.ti Domenico e Giuseppe Alvaro –di aver invece subdolamente, mediante la promessa di farla giocare con il proprio telefonino, approfittato della minore, ponendola sulle proprie gambe, simulando con modalità definite erotiche sessuali, il gioco del “cavallino”.
Successivamente all’esame protetto della minore, sentita con le forme dell’incidente probatorio presso la speciale struttura “La Casa di Nilla” di Catanzaro, i due imputati venivano rinviati a giudizio e quindi giudicati, su richiesta congiunta delle difese, con il rito abbreviato condizionato, nel corso del quale, la minore, rappresentata dal curatore speciale nominato dal Tribunale, si costituiva parte civile.
In sede di discussione, tenutasi a conclusione di una delicatissima fase istruttoria dibattimentale, il collegio difensivo formato dagli avv.ti De Marco – Alvaro, faceva tuttavia rilevare, tra l’altro, un evidente contagio dichiarativo in ordine alle frazionate dichiarazioni accusatorie provenienti dalla bambina, nonché il particolare momento storico in cui le stesse sopraggiungevano – dichiarazioni tuttavia, sempre riferite de relato da parte dei genitori affidatari – quasi sempre a ridosso di importantissimi Provvedimenti resi dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, aventi ad oggetto inizialmente una serie di incontri protetti tra la minore ed i genitori biologici in vista di un loro riavvicinamento, quindi con altro e separato provvedimento , il graduale rientro a casa della stessa.
Successivamente ad una lunga Camera di Consiglio, il Giudice per l’Udienza Preliminare, Dott. Paolo Ramondino, pienamente condividendo le ragioni difensive spiegate dai rispettivi legali, mandava assolti i due giovani imputati ai sensi degli artt. 442 e 530 cpv c.p.p. dai reati loro rispettivamente ascritti con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Avv. Domenico Alvaro – Avv. Giuseppe Alvaro – Avv. Francesco De Marco