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Vincenzo Speziali, “Fiorita e Liv Tyler: tutt’e due ballano da soli”

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Nel 1990, Amministratore Delegato della Fiat era -seppur da circa quattordici anni- una persona alla quale ho voluto un gran bene e stimato ancora di più, cioè Cesare Romiti, il quale aveva per il sottoscritto -bonta`sua e come sapeva persino la buonanima di mio zio Vincenzo Speziali sr.- una forte simpatia e benevolenza, verso il sottoscritto.
‘Cesarone’ era omonimo battesimale di altri due ‘Cesari’, in loco romano, ovvero Previti -che è originario di Reggio Calabria, ma capitolino d’adozione e pienamente integrato nell’Urbe- e poi Geronzi. Questa, comunque, è un’altra storia!
Per tornare a Romiti, costui, scelse nelle vesti di assistente personale, nell’A.D. 1981, Paolo Cantarella, il quale era talmente tanto di fiducia a ‘Cesarone’, che nel 1990, fu promosso Amministratore Delegato di Fiat Auto: insomma, parliamo del primo comparto della Holding Torinese, amministrata da Romiti e con a capo, Gianni Agnelli, nonno dell’attuale Presidente di Atlantis John ‘Jaki’ Elkann e de moo amico Lapo.
Cantarella, fece una gran campagna pubblicitaria, finalizzata al rilancio dei modelli della Panda, ideando lui stesso, lo slogan della reclam che imperversava, ovvero “…se non ci fosse, bisognerebbe inventarla”.
Ecco, chiedendo venia per la perifrasi preambolistica -ma chi se ne frega, di coloro i quali stoltamente affermano quanto io possa essere logorroico, allorquando tento di spiegare, dimostrare e soprattutto divulgare, sapienza e conoscenza, oltre a storie di vita patria, vissute, per di più, in prima persona (difatti, non sono mica un discutibile ‘Aldo Fabrizi’ contemporaneo, per di piu provincialotto e con costui che mi invidia e rosica per la medesima, non essendo me!)- ma la premessa era d’obbligo (e tale rimane!), poiché estrinseca un concetto, a fronte della confutazione di comportamenti ‘fioriteschi’
Difatti, ‘Fioridens’ tenta di farli passare come naturali, giusti e corretti, mentre in realtà sono insopportabili insolenze, persino arroganti -altro che le accuse a me che non lo sono affatto se non per legittima difesa!- benché lui pur così essendo (realmente ed intimamente!), non lo ammettra` mai.
Anzi, utilizza uno sguardo languido e ‘cerbiattoso’, per far vedere come è da sempre dalla parte degli ultimi, ma forse perché in realtà, è lui stesso ad essere ‘ultimo’, punto e basta!
Ciò detto, dopo aver ‘blasfemiato’ sui ‘buchi’ di bilancio che Abramo non ha lasciato e dopo che lo stesso Abramo è andato a spiegarlo pubblicamente, sebbene il (futuro ex) Sindaco Fiorita non ha inteso sottoporsi al confronto de La Nuova Calabria con il suo predecessore, adesso che l’evidenza è totale, circa le dichiarazioni assurde, insussistenti ed apocrife -ovviamente di Fiorita- ‘Nicolino’, con tanto di stendardo del Che Guevara (intendiamoci, il Primo Cittadino pro tempore di Catanzaro, non ha certo attitudini, forza e coraggio di battagliare, come il suo ‘idolo’ ideologico, rivoluzionario e guerrigliero, al netto della comune ispirazione al comunismo sudamericano) dicevo il ‘Fioridens’ si arrabatta, per avere un spazio tutto suo e tutto da solo, poiché i confronti (principalmente su questioni serie e non in base al ‘libro dei sogni’ che smercia insiene al caravanserraglio della ‘non maggioranza’ che lo sostiene!), disturba oltremodo e non poco, le varie imposture politicanti.
Quest’ultime, poi, sono per di più, fonte di fallimentare gestione e discutibile amministrazione (cioè la sua e la loro, come da sondaggio del mesi di Marzo scorso, certificato), ma, è pur vero, che non c’è più sordo, di chi non vuol sentire, né più orbo di chi non vuol vedere.
Ed allora, se vuoi parlare con te stesso e siccome il disturbo della personalità (certamente in politica!), eccede ed incede, non è che tutto d’un tratto, credo di essere divenuto il protagonista del celeberrimo film – ovviamente, non scollacciato, dove imperverserebbero più di qualcuno e che spesso si vedono (sia i protagonisti che il film succinto)- ribadisco non è che il (futuro ex) Sindaco, sia giunto al delirio di credersi nel ruolo dell’opera del Maestro Bertolucci, con protagonista Liv Tyler, il cui titolo è esaustivo, cioè: “Io ballo da sola”?
Lo chiedo, in base ad una lecita e legittima preoccupazione, la quale poi viene fugata, poiché Fiorita non ha le fattezze fisiche della nota attrice (la quale io adoro e tanto mi piace), anche perché a ricordarglielo, ci penserà uno come Antonello Talerico, che di queste cose, occhio e croce se ne intende, al pari di me e di qualche altro, pur se io ho gusto cinematografici differenti e più stilistico e maggiormente di classe.
Se non altro, però, il Consigliete Regionale (sub judice), parrebbe capiire di donne (e di bellezze), quindi già per questo, credetemi…va bene così!
Vincenzo Speziali