Il Presidente della Commissione speciale di Vigilanza, prospetta persino “il commissariamento di Villa Betania anche a tutela dei piccoli pazienti la cui riabilitazione “non appare l’obiettivo prioritario”
Villa Betania, Chizzoniti: “Si faccia chiarezza”
Il Presidente della Commissione speciale di Vigilanza, prospetta persino “il commissariamento di Villa Betania anche a tutela dei piccoli pazienti la cui riabilitazione “non appare l’obiettivo prioritario”
“Imponente posizione debitoria, dipendenti licenziati, buste paga non consegnate ai dipendenti ai dipendenti. Ed ancora, Tfr non versati, bilanci negati alla Commissione di Vigilanza e Controllo del Consiglio regionale, regolarità dei contratti sottoscritti dai dipendenti, crediti vantati da Equitalia Agenzia delle Entrate”, sono le ragioni di rilevante centralità per le quali il Presidente della Commissione di Vigilanza e controllo, Aurelio Chizzoniti, con l’esposto n. 224 del 17 aprile 2014 ha sollecitato il dott. Federico Cafiero De Raho, Procuratore Capo presso la Repubblica di Reggio Calabria, a disporre immediate indagini sull’Associazione “Villa Betania” con sede in Gallico di Reggio Calabria.
Il presidente Chizzoniti, inoltre, ha invitato contestualmente “il Direttore Generale dell’ASP 5 Dott. Francesco Sarica ed il Direttore Provinciale e Regionale dell’Ufficio del Lavoro Dott. Giuseppe Patania ad avviare tempestive ed approfondite ispezioni perché venga a galla la vera realtà fin qui sommersa che scandisce la gestione di Villa Betania. L’esposto che é stato altresì inviato – precisa Chizzoniti – per opportuna conoscenza, anche al Direttore Generale del Ministero del Lavoro, rappresenta l’epilogo del diniego opposto dal Centro di recupero parasanitario che ha negato alla Commissione da me presieduta tutta la documentazione ufficialmente richiesta eccependo l’incompetenza della Commissione e soprattutto il Decreto Lgs.vo che tutela la privacy”.
Il Presidente della Commissione speciale di Vigilanza, prospetta persino “il commissariamento di Villa Betania anche a tutela dei piccoli pazienti la cui riabilitazione “non appare l’obiettivo prioritario”. Chizzoniti, ancora, definisce “paradossale, sconvolgente e stupefacente l’opposizione della privacy anche in ordine ai bilanci che, a prescindere da singolari opzioni giuridiche, restano atti pubblici (sempre che siano stati redatti)”, sottolinenando che “c’è da restare allibiti quando i vertici della Struttura oppongono la privacy anche in relazione alla richiesta di conoscere il nominativo del proprietario ove opera la predetta struttura parasanitaria”.
Aurelio Chizzoniti, stigmatizza “l’intermittente e contraddittorio comportamento degli amministratori di Villa Betania laddove riconoscono la competenza della Commissione di controllo fino a quando la stessa non richiede documenti scottanti, emulando così Fincalabra SPA presieduta da De Rose, che dopo essere stato più volte audito non esitò a delegittimare la Commissione stessa quando vennero chieste carte estremamente “bollenti ” connesse alla pluricensurata selezione di personale di quell’Ente”. Concludendo, il Presidente lancia un messaggio forte e chiaro, ammonendo che “seguirò con vigile attenzione l’evoluzione della vicenda anche con riferimento ad eventuali ritorsioni che dovessero coinvolgere i genitori dei piccoli pazienti ed i dipendenti di Villa Betania che hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa contribuendo a documentare la devoluta “notitia criminis”.