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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Vibonese, Martelli elogia i “suoi” portieri

Vibonese, Martelli elogia i “suoi” portieri

Il preparatore ha parole positive per De Filippis e Saraò

Vibonese, Martelli elogia i “suoi” portieri

Il preparatore ha parole positive per De Filippis e Saraò

 

Se la squadra si è ritrovata a S.Onofrio, per i portieri l’allenamento si è svolto al “Luigi Razza”. E come al solito a prendersi cura degli estremi difensori rossoblù è stato Piero Martelli. Da questa stagione il preparatore di Locri fa parte dello staff tecnico della Vibonese. Numero uno di diverse squadre dilettantistiche, Martelli a soli 28 anni ha iniziato questa nuova carriera, su spinta di Tonino Figliomeni, ex allenatore della Vibonese. Reduce dall’esperienza all’Hinterreggio in Serie D (dalle sue mani sono passati, fra gli altri, De Luca e Pratticò, oggi entrambi nei professionisti), Martelli cura la preparazione di Luca De Filippis e di Giuseppe Saraò, ai quali spesso si aggiungono i portieri della Berretti.

Con entrambi i portieri rossoblù della prima squadra si è subito creato un ottimo feeling. Piero Martelli è ormai entrato in piena simbiosi con loro. Sa dosare le parole, sa come e quando incitarli, ma anche come e quando rimproverarli, o meglio, caricarli e correggerne gli errori, spronarli, guidarli.

«Devi entrare nella testa del portiere – spiega Martelli – perché quello del numero uno è un ruolo particolare. Sei solo, fra i pali, e sai di non poter commettere errori, perché al tuo eventuale sbaglio difficilmente potrà rimediare qualche compagno. E poi fra preparatore e giocatore si deve creare un rapporto di fiducia e di stima reciproca e fra me e De Filippis e Saraò c’è una grande intesa. Ho trovato due ottimi portieri, ma soprattutto due bravi ragazzi e altrettanti professionisti vogliosi di imparare e di far bene».

Gli allenamenti dei portieri rossoblù non sono mai monotoni. E spesso risultano faticosi, ma anche spettacolari. Martelli si aggiorna continuamente e poi mette in pratica quanto studiato. Per lui questa prima esperienza nei professionisti può costituire un ulteriore trampolino di lancio e sta lavorando sodo, come è ormai suo costume, sostenendo tanti sacrifici e mettendoci dentro una carica incredibile. «Sono qui per fare ciò che più mi piace e spero e conto di farlo bene principalmente nell’interesse della Vibonese. Sono pertanto grato alla società per avermi dato questa possibilità ed allo staff tecnico per avermi voluto al proprio fianco. Tra l’altro con Ferrante, Viola e Stalteri si lavora in perfetta sintonia e questo è un ulteriore aspetto positivo. Tutti assieme ci mettiamo l’anima per contribuire a mantenere la categoria del professionismo».

Durante le partitelle il preparatore dei portieri rossoblù studia con attenzione i movimenti dei suoi giocatori e poi con loro analizza gli aspetti positivi e negativi. C’è, insomma, un continuo e reciproco scambio di idee e di opinioni, con suggerimenti e correzioni costanti da parte dello stesso Martelli, che poi esprime un giudizio sui portieri rossoblù ai quali riserva tante attenzioni, quasi come se fossero due fratelli minori: «De Filippis è un giovane di belle speranze. Classe ’91, la Vibonese ha investito sulle sue qualità, che sono tante. E’ chiaro che, proprio essendo giovane, occorre avere pazienza e lavorare, affinché cresca e si arricchisca soprattutto di esperienza. D’altra parte questo è, per lui, il primo torneo a livello professionistico. Ha una grande forza esplosiva e questo è un dato positivo e poi ha tanta voglia di imparare».

E siamo a Saraò: «Un grande professionista. Per le doti che possiede, a mio parere, giocherebbe titolare ad occhi chiusi in qualsiasi altra squadra della Seconda Divisione. Si allena in maniera intensa e proficua. E’ un piacere lavorare con lui e con Luca».