Vertenza precari sanità, Oliverio dalla parte dei lavoratori Il governatore della Calabria: "Il licenziamento provocherebbe un vero e proprio disastro sui già deboli servizi esistenti"
“Non sono ammesse sottovalutazioni. Il licenziamento dei lavoratori precari all’interno del servizio sanitario calabrese provocherebbe un vero e proprio disastro sui già deboli servizi esistenti”. È quanto afferma il presidente della Regione Mario Oliverio nel merito della vertenza dei precari della sanità.
“Ho incontrato – prosegue Oliverio – nei giorni scorsi una delegazione dei lavoratori dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e dell’Annunziata di Cosenza. Nella stessa giornata ho scritto formalmente al commissario ad acta per il Piano di rientro sanitario Saverio Cotticelli affinché assumesse tutte le iniziative possibili per evitare il licenziamento di operatori che hanno maturato anzianità di servizio addirittura fino a 5,6 anni. Successivamente ho presieduto un apposito incontro su questo specifico argomento con il commissario, il sub commissario, il direttore generale del Dipartimento salute, il direttore reggente dell’Ao Pugliese-Ciaccio senza registrare alcun passo in avanti. I licenziamenti già attivati dal primo settembre ultimo scorso – sottolinea il presidente della Regione – hanno provocato serie difficoltà sui servizi dell’ospedale Pugliese-Ciaccio dove sono previste nelle prossime settimane decine e decine di licenziamenti.
Oggi ho preso visione delle relazioni dei singoli Dipartimenti che prospettano conseguenze disastrose sui servizi nel caso di licenziamento del personale precario. Tutti i dipartimenti a partire dall’emergenza urgenza dovrebbero procedere alla riduzione dei posti letto e delle prestazioni causando un ulteriore allungamento delle liste d’attesa e la conseguente fuga dei pazienti in altre regioni. Solo pochi mesi fa – specifica ancora Oliverio – si era concordato con le Organizzazioni sindacali la proroga, oggetto anche di una specifica circolare dell’ufficio del commissario, di tutti i contratti a tempo determinato fino al prossimo 31 dicembre, al fine di consentire, prima di tutto, la garanzia dei servizi e contemporaneamente la predisposizione del fabbisogno di personale da sottoporre a valutazione dei ministeri affiancanti.
Oggi questo percorso concordato si interrompe in maniera del tutto imprevedibile e si scaricano sui servizi e sui lavoratori condizioni inaccettabili. Ho già chiesto – rimarca infine il presidente Oliverio – al nuovo ministro della salute un tavolo di confronto, che a partire dal superamento del decreto Calabria, che affronti lo sblocco delle assunzioni e trovi gli strumenti legislativi per la stabilizzazione del precariato della sanità calabrese”.