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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Verduci: “Sulla Sogas stiamo guardando troppo lontano, così non riusciamo a mettere a fuoco il presente”

Verduci: “Sulla Sogas stiamo guardando troppo lontano, così non riusciamo a mettere a fuoco il presente”

Il vicepresidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria continua: “Dobbiamo avere l’onestà di ammettere che il valore dell’Aeroporto dello Stretto è prevalentemente, se non esclusivamente, ‘sociale’, cioè indispensabile per lo sviluppo di questa nostra comunità che non può essere abbandonata ledendone il diritto alla mobilità”

Verduci: “Sulla Sogas stiamo guardando troppo lontano, così non riusciamo a mettere a fuoco il presente”

Il vicepresidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria continua: “Dobbiamo avere l’onestà di ammettere che il valore dell’Aeroporto dello Stretto è prevalentemente, se non esclusivamente, ‘sociale’, cioè indispensabile per lo sviluppo di questa nostra comunità che non può essere abbandonata ledendone il diritto alla mobilità”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

La più concreta solidarietà, non dettata dall’opportunità del momento, che possiamo testimoniare ai lavoratori Sogas che in questi giorni stanno manifestando per la mancata retribuzione, è l’impegno quotidiano di ognuno di noi per porre fine alla situazione di incertezza.
E’ necessario, infatti, più che rassicurare, essere chiari e sinceri, non strumentalizzare i lavoratori e la loro civile e democratica protesta per colpire istituzioni, enti, liberi professionisti o aziende che con la Sogas hanno, comunque, percorso un tratto di strada insieme, indipendentemente dal risultato. Partner che saranno determinanti per la soluzione della problematica e dai quali non si potrà prescindere se si vorrà raggiungere il traguardo sperato. Non è tempo per addossare colpe o riconoscersi meriti.
Il tempo, infatti, è scaduto nel momento in cui ai lavorati, che ricordo essere stati addirittura additati quale causa di sperpero, non è stato garantito il giusto corrispettivo.
Dobbiamo avere l’onestà di ammettere che il valore dell’Aeroporto dello Stretto è prevalentemente, se non esclusivamente, “SOCIALE”, cioè indispensabile per lo sviluppo di questa nostra comunità che non può essere abbandonata ledendone il diritto alla mobilità.
Lasciamo stare i grandi progetti, i milioni di passeggeri che realmente non potranno mai esserci, la privatizzazione che non suscita l’interesse di nessuno, la concessione trentennale che per ovvi motivi tarda ad arrivare, i contenziosi, le situazioni pendenti, le operazioni di marketing, le assurde pretese delle compagnie aeree.
La politica non ha saputo e voluto affiancare ad una visione di lungo periodo, una strategia che nel quotidiano consentisse, in tempi e modi certi, di poter garantire la sopravvivenza e la funzionalità della società per azioni.
Negli ultimi anni, grazie alla determinazione e l’impegno del presidente Giuseppe Raffa, la Provincia ha assunto un ruolo importante, in alcuni casi ben oltre le proprie capacità e responsabilità.
Consapevoli di muoverci su un pendio scosceso, erroneamente abbiamo pensato di aver raggiunto la vetta, di averla superata e di stare comodamente scendendo a valle. Scopriamo, invece, che stiamo ancora salendo e che la cima è molto distante.
La Sogas, che nelle buone intenzioni sarebbe dovuta essere una bella realtà e il fiore all’occhiello della Provincia, rischia, nei fatti, di rivelarsi una zavorra che potrebbe condizionare e limitare l’operato dell’Amministrazione provinciale.
Si, perché la Provincia, nella società di gestione del “Tito Minniti” ha investito molto, tanto, forse troppo se oggi, a distanza di anni, ci troviamo ancora a dover “escogitare” qualcosa, a sperare che qualcuno estrai il coniglio dal cilindro.
Abbiamo perso tutti. Tanto chi ha adempiuto ai propri doveri di socio, quanto chi, per vari motivi, ha deciso di voltare lo sguardo altrove.
Il prossimo Consiglio d’Amministrazione, in programma a fine mese, sarà determinante. L’auspicio è che si possa risolvere qualche dubbio e magari, finalmente, trovare la strada giusta, quella che unanimemente riteniamo valida e siamo pronti a percorrere assieme.

Giovanni Verduci, vicepresidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria