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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Valotta : “Nichilismo o partecipazione”?

Valotta : “Nichilismo o partecipazione”?

Negli ultimi anni la percentuale di cittadini recatasi alle urne in occasione delle competizioni elettorali, si è ridotta sempre di più. Particolarmente nei referendum abrogativi e nelle politiche nazionali, si è registrato un crescente calo di presenze, conseguente ad un evidente disinteresse popolare.
È un atteggiamento nichilista e niente c’è di più sbagliato!
Chi s’intende di storia, conosce le ardue lotte condotte nel XIX e XX secolo, per il raggiungimento dell’emancipazione e le faticose conquiste che portarono ad ottenere il Suffragio elettorale, che inizialmente fù solo maschile! Soltanto il 1 febbraio 1945 l’Italia legiferò, infatti, finalmente, il suffraggio universale femminile sancendo il diritto delle donne ad esprimere la propria funzione politica, attraverso il voto!
Sto constatando, giorno dopo giorno, in questa mia prima esperienza di politica attiva, come la tendenza all’astenzionismo sia dilagante!
Le persone, demotivate, a torto o a ragione, dal decadimento dei valori morali, dalla carenza cronica soprattutto al Sud di servizi al cittadino e, non ultimo, dai discutibili risultati politico-sociali ottenuti dalla nostra classe dirigente, rigettano il proprio diritto d’esprimere le proprie libere scelte!
Ma Il diritto al voto è garantito dall’articolo 48 della Costituzione, esso è personale, libero e segreto ed il suo esercizio è soprattutto un dovere civico, un diritto acquisito a fatica ma è anche un dovere!
Chi non vota delega agli altri le proprie responsabilità e quindi non potrà in nessun modo lamentarsi se poi, la politica nazionale o i servizi della propria città non funzionano. Chi vota invece, ha il pieno diritto di “adirarsi” di “scendere in piazza” ed io la penso proprio così: ho dato perciò una nuova valenza al mio impegno civico: indurre le persone a tornare a votare, liberamente per chiunque vogliano, ma senza rinunciare a quello che è un sacrosanto diritto!
Non dobbiamo demandare totalmente agli altri i nostri compiti: votare rappresenta un impegno ed una seria responsabilità, anche nel senso di non lasciare campo libero ai potenziali avversari ideologici. Chi sarà indeciso fino all’ultimo, non deve rinunciare a recarsi al seggio elettorale.
È sempre meglio una scelta imperfetta piuttosto che esprimere il nulla.
Maria Concetta Valotta