“Quanto accaduto è un campanello di allarme che rimette in discussione, non solo, come è ovvio, le regole del vivere civile, ma scuote dalle fondamenta i secolari valori di civiltà di un popolo, quello della Piana. La storia civile, sociale e anche cristiana, della nostra gente non può essere calpestata e offesa da atti criminali di tale portata”
Uomo dato in pasto ai maiali nella faida Oppido, l’indignazione del Movimento ecclesiale di impegno culturale
“Quanto accaduto è un campanello di allarme che rimette in discussione, non solo, come è ovvio, le regole del vivere civile, ma scuote dalle fondamenta i secolari valori di civiltà di un popolo, quello della Piana. La storia civile, sociale e anche cristiana, della nostra gente non può essere calpestata e offesa da atti criminali di tale portata”
Riceviamo e pubblichiamo:
Apprendiamo dagli organi di stampa che, nel territorio ricadente nella nostra Diocesi, si sarebbe perpetrato un omicidio che richiama la più cieca barbarie: un uomo, ancora vivo, sarebbe stato dato in pasto ai maiali nell’ambito di vicende criminali legate alla faida di Oppido Mamertina.
Tale aberrante episodio non può non interrogare la coscienza di tutti i cittadini e in particolare dei cristiani che della dignità della vita umana hanno sempre fatto un valore non negoziabile. E’ pur vero che nei nostri paesi, purtroppo, l’omicidio è una pratica feroce e al contempo frequente, tanto da suscitare in alcuni assuefazione, ma anche la vendetta e la ferocia ha un limite.
Quanto accaduto è un campanello di allarme che rimette in discussione, non solo, come è ovvio, le regole del vivere civile, ma scuote dalle fondamenta i secolari valori di civiltà di un popolo, quello della Piana.
La storia civile, sociale e anche cristiana, della nostra gente non può essere calpestata e offesa da atti criminali di tale portata.
Come M.E.I.C. (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) abbiamo sentito il bisogno di gridare tutto il nostro sdegno ed invitiamo a un momento di raccoglimento e di preghiera sia in ricordo delle vittime sia per invitare i carnefici a pentirsi e a ritornare nell’alveo della civile convivenza.