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Università Magna Graecia, concluso l’incontro sulla farmacovigilanza in Calabria

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Promosso dal prof. Giovambattista De Sarro, responsabile regionale Aifa

Università Magna Graecia, concluso l’incontro sulla farmacovigilanza in Calabria

Promosso dal prof. Giovambattista De Sarro, responsabile regionale Aifa

 

 

CATANZARO – Tra l’Azienda Universitaria “Mater Domini”, il Dipartimento regionale Tutela alla Sanità e l’Università Magna Graecia esiste indubbiamente una buona sinergia. E ciò va certamente nella giusta direzione, cioè quella di spendere meglio le risorse a disposizione, senza tuttavia rinunciare alla qualità dell’offerta sanitaria.

Ciò si evince dalla contestuale presenza del direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Florindo Antoniozzi, di quello del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, Bruno Zito e del Magnifico Rettore, Aldo Quatrone, all’incontro sul tema “La Farmacovigilanza in Calabria: passato, presente e futuro”, promosso e realizzato dal professor Giovambattista De Sarro, responsabile regionale AIFA; incontro, seguito da decine di medici e specialisti, e finalizzato a fare il punto sui progetti di Farmacovigilanza nella nostra regione, ma soprattutto a implementare la conoscenza dei problemi legati all’appropriatezza prescrittiva dei farmaci in molteplici ambiti.
De Sarro, ha presentato questo evento conclusivo del 2013 (ricordiamo che sono stati diversi gli incontri tematici nel corso dell’anno) con il suo consueto calore, ma con l’emozione tipica della fine di un percorso che ha dato parecchie soddisfazioni e che d’altro canto ha messo in luce moltissime problematiche irrisolte.
Dopo i saluti di rito e la presentazione del convegno, il professor Achille Caputi (Ordinario di Farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina) carpisce l’attenzione dei partecipanti parlando della Farmacovigilanza dalla sua nascita (Deardoctorletter sulla talidomide), ai giorni nostri.
A seguire, il dottor Gianluca Trifirò (Farmacologo Clinico UOS Dipartimentale . Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino” di Messina), riprende la lezione magistrale del professore Caputi, ponendo l’attenzione su un futuro in cui la Farmacovigilanza deve fare parte di una rete di comunicazione internazionale per la tutela della salute di tutti.
Subito dopo il professore Giorgio Cantelli Forti (Ordinario di Farmacologia, Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università degli Studi di Bologna, Presidente eletto della Società Italiana di Farmacologia), ha ripreso l’argomento dell’appropriatezza. La farmacovigilanza ha in sostanza detto Cantgelli Forti, se utilizzata come strumento di controllo e supervisione di un paziente in trattamento o sotto valutazione, è un’arma fondamentale per ridurre al minimo la pericolosità intrinseca di una cura.
L’intervento di Cantelli Forti ha aperto una approfondita discussione alla quale sono intervenuti il prof. Franco Perticone, fra i moderatori, lo stesso Cantelli Forti e il professor Caputi, circa le differenze che si possono notare fra farmaci terapeuticamente validi branded e generici, sulle reazioni avverse agli eccipienti e su come questi ultimi possano modificare la farmacocinetica del farmaco stesso.
A seguire, la dottoressa Emanuela Adele De Francesco (Direttore UOC Farmacia Universitaria, Mater Domini, Catanzaro), ha illustrato i risultati degli ultimi tre anni di attività relativi della Farmacovigilanza in Calabria.
Subito dopo la dottoressa Loriana Tartaglia (Dirigente delle professioni sanitarie- Ufficio di Farmacovigilanza AIFA) ha esposto in maniera chiara ed esaustiva tutti i punti cardine della Farmacovigilanza, dalla valutazione del segnale, alle segnalazioni spontanee, al segnale di sicurezza, fino all’identificazione del segnale.
Il dottore Luca Degli Esposti (Economista – CliConS.r.L.Health, Economics&OutcomesResearch – Ravenna), si è invece soffermato sul fattore economico legato alla farmacovigilanza. L’appropriatezza prescrittiva e i controlli su consumatori e prescrittori – secondo l’economista – è fondamentale per diminuire sensibilmente i costi e permettere al medico coscienzioso una maggiore possibilità di scelta.
Il quadro legato ai fattori economici e legislativi, è stato poi approfondito dal dottor Christian Leporini del Centro Regionale di Documentazione e Informazione sul Farmaco. Brunella Piro (Farmacista, Responsabile Farmacovigilanza ASP di Cosenza), si è invece soffermata sugli adempimenti assegnati ai responsabili della farmacovigilanza, per far comprendere la difficoltà effettiva degli operatori e capire, da un lato, la reale necessità di snellire alcune pratiche burocratiche e dall’altra di spingere alla continua segnalazione da parte di operatori sanitari e cittadini.
A conclusione, il professore Emilio Russo (Aggregato di Farmacologia) ha avuto illustrato i dati ottenuti dal Centro Regionale di Documentazione e Informazione finanziato dalle progettualità AIFA.
In Calabria, in meno di tre anni, – ho sostanzialmente detto Russo – si è riusciti a raggiungere e superare il Gold Standard (30) del numero di segnalazioni di reazioni avverse per abitante, risalendo la china dalle ultime posizioni con 88 segnalazioni all’anno, fino al settimo posto in Italia con oltre 1120 segnalazioni nel solo 2013, a solo 6 punti da regioni come il Veneto che hanno fatto della Farmacovigilanza un punto di forza della loro Sanità. Grandi passi in avanti, quindi, ma anche tante difficoltà burocratiche, incontrate soprattutto nei rapporti con gli uffici regionali, con gli ordini professionali e con le federazioni. Problematiche che saranno al centro degli incontri del prossimo anno.
De Sarro, ha quindi ringraziato gli illustri ospiti e partecipanti, dando a tutti appuntamento al prossimo anno.