Impossibile dimenticare per la comunità di Taurianova il dolore della morte di Tony Battaglia, gestore di un locale in città ucciso nel febbraio del 2011 dall’allora quindicenne Giacomo Sposato per aver richiesto il saldo di un debito del valore irrisorio. Impossibile per Taurianova lavare quella scia di sangue che scombussolò la quotidianità di una cittadina che ha sempre dovuto fare i conti con episodi che hanno contribuito nel tempo ad umiliare un’anima già ampiamente lacerata. Impossibile per Taurianova accettare e metabolizzare una vicenda così tragica.

Giacomo Sposato sta scontando il suo debito con la giustizia. L’indignazione per una vicenda così assurda e cruenta non può far passare in secondo piano il tentativo di riabilitazione sociale del ragazzo, che ha riconosciuto l’efferatezza e l’insensatezza di un gesto senza senso, ma che, grazie all’aiuto del Tribunale dei Minorenni di Catanzaro, ricevendo il sostegno tramite una serie di colloqui avuti con Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, sta tentando di sconfiggere quei mostri e quell’idea malsana con percorsi educativi e lavorativi volti al reinserimento nella società.

In tale ottica, dunque, rientra il riconoscimento ricevuto dal ventiquattrenne al premio letterario di poesia e narrativa “Carlo Caruso”, magistrato per anni in servizio al Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, figura che durante la sua esperienza di vita ha sempre cercato di offrire una seconda possibilità a coloro che si sono macchiati di brutture che lasciano una ferita aperta in vittime e carnefici. Il componimento di Sposato, che ha voluto dedicare un pensiero al magistrato che negli anni di detenzione lo ha trattato come un figlio, potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo percorso dopo quella inaccettabile pagina nera.