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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Una petizione online per rendere giustizia alle vittime della SS 106 calabrese

“Attraverso questa prima iniziativa – afferma Fabio Pugliese, fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106″ ed autore del libro ‘Chi è Stato?’, un racconto inchiesta sulla Statale 106 – il nostro gruppo intende intraprendere una azione concreta nei confronti delle Istituzioni, quelle che contano, affinché l’ammodernamento della ‘strada della morte’ possa diventare centrale nell’agenda politica del Governo”

Una petizione online per rendere giustizia alle vittime della SS 106 calabrese

“Attraverso questa prima iniziativa – afferma Fabio Pugliese, fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106″ ed autore del libro ‘Chi è Stato?’, un racconto inchiesta sulla Statale 106 – il nostro gruppo intende intraprendere una azione concreta nei confronti delle Istituzioni, quelle che contano, affinché l’ammodernamento della ‘strada della morte’ possa diventare centrale nell’agenda politica del Governo”

 

 

È iniziata ieri la prima, vera
iniziativa intrapresa dal gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” nato su
Facebook (noto social network), circa un mese fa ed oggi sempre più famoso e
partecipato (oltre 15.700 gli iscritti). “Una firma non costa nulla, ma vale
tanto” è lo slogan che il gruppo ha scelto per dar vita ad una petizione online
per rendere giustizia alle vittime della strada Statale 106 ionica calabrese.

Partendo dai dati sulle vittime (475
vittime dal 1996 ad oggi), della S.S. 106; dallo stato comatoso in cui versa
questa importante arteria viaria progettata per un volumi di traffico ben
minori di quelli di oggi; dai diversi indicatori economici analizzati che
consentono di poter affermare che la
Statale 106 uccide anche lo sviluppo, la crescita economica
ed il futuro della nostra Calabria e ricordando che la Commissione per la
valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del Ministero dell’Ambiente ha accolto
le osservazioni critiche avanzate rispetto al progetto del nuovo tracciato
della strada statale 106, avanzate da alcuni sindaci dell’alto jonio cosentino
negando così ai calabresi il legittimo diritto – peraltro sancito dalla Costituzione –
alla mobilità sulla base peraltro di motivazioni che non riteniamo degne di
alcun commento nonché contrarie all’interesse generale della nostra regione il
gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” chiede attraverso la petizione al
Presidente della Repubblica in qualità di Garante della salute e dei diritti
dei cittadini calabresi, di attivarsi attraverso i poteri che gli riconosce la
carta Costituzionale affinché il Governo possa essere interessato ad attivarsi
affinché sia ammodernata la strada Statale 106 ionica calabrese e possa
nascere, inoltre, una commissione parlamentare d’inchiesta che verifichi lo
stato d’inciviltà nella quale versa la tristemente nota “strada della morte”.

È possibile firmare la petizione
online. È facilissimo: basta recarsi sul sito web www.chiestato.it dove
peraltro si può leggere il testo integrale della petizione che resterà attiva
fino al 10 luglio perché poi verranno raccolte le firme ed inviate (insieme al
testo della petizione), al Presidente Napolitano.

«Attraverso questa prima iniziativa
– afferma Fabio Pugliese, Fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106”
ed autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto inchiesta sulla Statale 106
– il nostro gruppo intende intraprendere una azione concreta nei confronti delle
Istituzioni, quelle che contano, affinché l’ammodernamento della “strada della
morte” possa diventare centrale nell’agenda politica del Governo! Scriveremo
al Presidente della Repubblica ed aspetteremo con ansia la sua risposta e da questa
partiremo per intraprendere nuove iniziative. Siamo determinati e convinti di
poter condizionare la politica (quella con la “p” maiuscola), affinché assolva
al suo dovere ed i dati riguardanti la partecipazione, la sensibilità e la
vicinanza di molti, moltissimi calabresi che di giorno in giorno sempre di più condividono
il gruppo e la nostra attività ci aiuta a capire che siamo sulla strada giusta.
Non è semplice ma siamo certi che riusciremo grazia all’aiuto di chi ci crede!
Per questa ragione siamo certi e consapevoli che il meglio deve ancora venire».