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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Una fondazione per tutelare e valorizzare i santuari mariani di Praia a Mare e San Sosti

La Terza commissione consiliare regionale dice sì. Ora il voto definitivo dell’Aula. Soddisfatto il consigliere regionale Gianluca Gallo

Una fondazione per tutelare e valorizzare i santuari mariani di Praia a Mare e San Sosti

La Terza commissione consiliare regionale dice sì. Ora il voto definitivo dell’Aula. Soddisfatto il consigliere regionale Gianluca Gallo

 

 

Una fondazione per promuovere la tutela e la valorizzazione dei santuari mariani della Madonna della Grotta, di Praia a Mare, e della Madonna del Pettoruto, di San Sosti.
L’ente potrebbe presto essere istituito grazie al progetto di legge presentato dal consigliere regionale Gianluca Gallo ed approvato con voto unanime dalla Terza commissione consiliare. «La significativa ricchezza paleo-antropologica dei due santuari, unitamente al loro valore storico e culturale – osserva il vicecapogruppo consiliare dell’Udc – rendono necessario intraprendere iniziative che valgano da un lato a preservare l’esistente, e dall’altro a valorizzarlo ai fini di una crescita sociale ed economica dell’intero comprensorio, facendone risorsa di pregio non solo del popolo calabrese, quanto dell’umanità intera, se possibile sotto l’egida dell’Unesco. A questo tende il progetto di legge, che individua nello strumento della fondazione quello giuridicamente più idoneo a cogliere i risultati fissati».
Il santuario praiese, posto nel ventre di tre cavità rocciose a circa 90 metri sul livello del mare, frequentato già dai monaci basiliani, ospita la statua della Vergine, detta della Grotta. Quello sansostese, invece, eretto nel 1274, accoglie al suo interno la leggendaria statua in pietra della Vergine. Dopo il via libera della Terza Commissione, il provvedimento approderà presto in Aula, per il voto definitivo. Il testo licenziato prevede che «l’istituenda fondazione si adoperi per promuovere l’inserimento del sito nel patrimonio Unesco». Contemplata, altresì, l’instaurazione di rapporti istituzionali stabili con le altre fondazioni similari già operanti in Italia, oltre che con la Regione Calabria, la Soprintendenza ai beni architettonici e culturali, i Comuni interessati e, naturalmente, la Diocesi di San Marco Argentano-Scalea.