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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Un Natale strano? Sì, ma pensiamo anche ai medici, agli infermieri e operatori sanitari, e non solo agli egoismi di rito L'emergenza pandemica ha stravolto ogni condizione esistenziale, ma a volte occorre ricordare che il "diritto alla salute" non è solo costituzionale, ma è la condizione più "sacra"

Un Natale strano? Sì, ma pensiamo anche ai medici, agli infermieri e operatori sanitari, e non solo agli egoismi di rito L'emergenza pandemica ha stravolto ogni condizione esistenziale, ma a volte occorre ricordare che il "diritto alla salute" non è solo costituzionale, ma è la condizione più "sacra"

Di Giuseppe Larosa

Eppure oggi è Natale, nonostante tutto è arrivata la festività, l’evento che unisce, ma quest’anno non è così, anzi, non dovrebbe essere così… vista la grave emergenza pandemica che sta colpendo un’intera nazione.
Ci troviamo come se fossimo “al fronte”, in una guerra contro il tempo e contro un nemico il quale nonostante tutto, nonostante il vaccino, resta un nemico misterioso che colpisce alla prima distrazione ed ancora il tempo combacia con le incertezze.
Questo Natale per quest’anno è anche, e soprattutto, uno stato d’animo da trascorrere con le emozioni limitate degli abbracci e del calore che gli stessi trasmettevano.
Abbiamo assistito a una serie di polemiche per le restrizioni del governo, giuste e necessarie, in quanto dettate dalla grave emergenza e dal numero dei contagi che non scendono nonché dell’ancora alto numero dei decessi che si registrano quotidianamente.
Ma nessuno, dico nessuno dei “comitati scientifici” da social e da marciapiede, che prendesse in considerazione il grido di allarme che da tempo, vista la loro immensa fatica di gestire l’emergenza ospedaliera, a chiudere il paese. Ma questo non ha avuto importanza per i vari “giochi politici”, gli interessi commerciali e chi ancora, stranamente, non comprende la gravissima situazione. Eppure i malati vengono curati dai medici, assistititi dagli infermieri e dagli operatori sanitari, come se queste persone e l’opinione degli stessi sembra non avere titolo in questo paese, non fare come dire, testo eppure, sono parte indispensabile del paese perché sono loro, e solo loro, che hanno sulle spalle le “pene” di questa pandemia e sono loro, e solo loro che, vivono la sofferenza e la morte di chi viene contagiato. Ma loro no, sembra che questa condizione di proposta sembra non avere importanza.
Abbiamo assistito ad una serie di elucubrazioni contro il premier Giuseppe Conte, i vari Dpcm, inveire contro un presidente del consiglio dei ministri che di errori ne ha fatti, ma che nessuno credo vorrebbe, in questo momento, essere al suo posto. Pressato da ogni “interesse” sia politico che economico. Non è una difesa a suo favore, d’altronde l’avvocato è egli stesso, ma solo una presa d’atto di analogia tra il problema reale di un paese che stenta a rialzarsi e che, molti egoismi dettati dai vari interessi tendono a sminuire chi sta combattendo questo maledetto virus sul campo, “al fronte”.
Un Natale strano? Certamente, ma dovrebbe essere la salute, la prima condizione prioritaria e non di sopravvivenza, ma di esistenza e di poter rivivere questi momenti come un tempo e come meritano di essere vissuti.
Buon Natale e…come sarà… sarà…