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Un fulmine squarcia i cieli di Taurianova: “Ipotesi Caridi”

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“Erano i giorni dell’arcobaleno….”, cantava Nicola Di Bari, e non c’è canzone più appropriata per presentare una delle più grandi novità dello scenario politico della Taurianova 2.0 (e oltre, ma non troppo altrimenti ci perdiamo e arriviamo alla “Calata di Melina”). Il suo sguardo è formato dai sei colori dell’arcobaleno: Rosso come i pomodori, arancione come la “cucuzza (zucca)”, giallo come un peperone, verde come un cetriolo e poi i colori delle melanzane (sia dolci che amare). Il suo nome è “Ipotesi Caridi detto Relax”.

A volte vien difficile scrivere di leggende epiche (metropolitane), è un argomento riservato ai pochi, a quei prodi (Cui prodest? Se non Scionti Bernardus I°. Il riferimento “papale” è in onore a Bernardo, il fedele muto di Zorro). Quei prodi (est), raccontati da Omero a Virgilio passando per Euripide: tragedie greche (e napoletane). Quelle gesta degli eroi che hanno scolpito il nostro tempo. Dal santo (Roccu) con la criniera selvaggia, in quanto artefice di questo “miracolo”, il quale ha trascinato una “ipotesi” fino ad arrivare appunto alla “Ipotesi Caridi”, un uomo, un perché e il perché fra tanti uomini! Sempre ligio al dovere di consigliere comunale. Leggenda dice che durante un civico consesso pur dovendosi assentare per “problemi personali”, prese la parola e fece una dichiarazione di voto (pur andando via e per ubiquità lui c’era).

Un uomo dallo sguardo infinito tra gli infiniti (come si vede dalle foto e dal falò in spiaggia. Il protagonista in quel caso è quello davanti). Un eroe degli amori perduti e ritrovati in una (calda) notte di mezza estate tra cicale, grilli e qualche zanzara di troppo. Il “fando” del fare in un unico afflato che va da contrada a rioni e non si estingue nemmeno, quando sarà, nella notte dei tempi (cupi e silenziosi). In un tempo dove la leggenda del ridicolo e della cialtroneria che ha come protagonisti le “soppressate del Fava”, tali sono solo piccoli aneddoti rionali, che nulla hanno a che vedere con la statura dell’uomo detto Relax. Nemmeno Ulisse con Achille (insieme al suo tallone), avrebbero il coraggio di affrontare. Ipotesi Caridi è l’Attila delle elezioni, ove c’è lui si perde sempre e dove va lui non cresce erba. Sarà il nuovo tallone di Achille del fortunato (scientificamente) Fabio Scionti? Il sindaco lavoratore fino alla settima generazione, con una miriade di “appalti rinunciati come professionista”, e costretto a fare il sindaco (sic!).

Senza capire che non è lui ad essere costretto a fare il sindaco, ma magari noi a subirlo che è cosa ben diversa! Potrebbe tranquillamente riprendersi quei lavori e rientrare da dove è venuto, non ci incazziamo mica, lo faccia senza complimenti eh! Ah, quanti vagabondi che “sfogano” su di lui in questa Taurianova, senza sapere che magari, alcuni “vagabondi” che sono stati preziosi nei ministeri, strutture tecniche di missione dei ministri e Authority varie, ma questo è un altro discorso che si avvicina come quello dei “vagabondi da social”, e che anche per questa volta tralasciamo tra gli oblii di un’onda che accarezza lo scoglio (per girarla in poesia). D’altronde Fabiuccio nostro ci è simpatico e ci piace pure, come faremmo senza di lui! E poi, (fortunatamente) certi “sfoghi”, se di sfoghi trattasi, si concentrano su altri “sessi” e su altri “modi”!

Ma oggi che è giovedì ed è mercato, il protagonista principale è un altro, Lui, “Ipotesi Caridi”! Ed è a lui che va tutto il proscenio (sipario compreso e poltroncine simil pelle in prima fila). Si dice (e oramai si scrive pure) che, “Ipotesi Caridi”, sempre per leggenda (quella della “metropolitana”), al prossimo consiglio comunale (il 31 luglio p.v.), traslocherà dai banchi dell’opposizione per andare a sedersi in quelli della maggioranza, nei fatti il passaggio inverso che avevano fatto, “Tina Anselmi” Morabito e “Stanislao Moulinsky” Lazzaro. Così facendo, arricchisce in termini di numeri e soprattutto di spinta propulsiva culturale, quella che prima era solo una “banda” guidata da un panamense “negazionista” in abito bianco con citazioni alla Obama (in scatoletta Simmenthal scaduta). Spettacolo che, parte dell’opposizione non assisterà per accuse di “inagibilità democratica”. Ancora con questa parola? La ricordo ai tempi dell’elezione del secondo mandato Romeo quando fu proprio coniata dal Partito Democratico e che per tale motivo non presentò la lista (si diceva che, all’epoca fu una scusa, ma io non ci credo, perché a riempirla sarebbe stata un’utopica impresa, ma ripeto, io non ci credo). Chi di “inagibilità democratica” ferisce di “inagibilità democratica” perisce!

Ma torniamo a Lui, cosa ha spinto questo grande eroe, protagonista dei nostri tempi a subire la folgorazione di Scionti Bernardus sulla via di “addo coglio coglio”? Non si sa. Qualcuno dice che è stato il fascino della criniera selvaggia di Santo Roccu, anche se “Ipotesi Caridi” e della scuola di pensiero opposta, ossia della “impomatatura” dei capelli. Altri perché (si dice, ma io non ci credo), a breve sarà accontentato da un assessore dalle caratteristiche “deugenetiche”, con tanto di laurea in economia e commercio (mica cotiche). Oppure, la stanchezza dei sorrisi di “Tony Manero” Biasi per la crisi del settimo mese (dato che siamo a luglio col bene che ti voglio)? Perché i sorrisi di quest’ultimo erano un tempo micidiali, del tipo “vedi Napoli e poi muori”. Rideva davanti, ma appena ti giravi da dietro e…non è solo l’Europa a dircelo, ma pure la storia perché gli assessori cadevano come birilli…in un colpo solo!

“Ipotesi Caridi” smentisce, non annuisce, respira ma non sospira, trattiene l’aria e non va nemmeno al bagno per non destare sospetti e lascia cadere tutto come fossero “illazioni”. Al di là (e non “Aldilà”) di tutto e di come andrà a finire, c’è un fattore confermato e di ampie proporzioni. Più importante del Bosone di Higgs, un grande e immenso, patrimonio dell’umanità, di virtù del progressismo sociale e scientifico mondiale che in questo momento è oggetto di studio al Cern di Ginevra: Il “Culo” di Scionti Bernardus I° (in arte Gastone Paperone)!

Ps. Consentitemi di salutare una persona che ci lascia, va via dal Comune di Taurianova per approdare a quello di Palmi, ed è il segretario comunale dott. Quattrone. Ci mancherà tantissimo dopo diversi anni di diligente servizio, così come mancheranno i suoi sguardi gioiosi, la sua sempre verve frizzante e allegra quando sedeva sullo scranno del consiglio comunale. Quando tutti quanti noi osservavamo il dott. Quattrone, l’adrenalina era a mille come l’ansia del giorno dopo: cosa accadrà? Erano momenti di sana allegria e di grande euforia che non dimenticheremo mai. Ci mancheranno i suoi “sorrisi smaglianti”. Gli stessi si notano di solito, dopo quattro ore di un concerto sinfonico russo in pieno inverno dentro una sala senza riscaldamenti. In bocca al lupo segretario…e abbi cura del lupo!