Ucraina: no corte appello a scarcerazione Iulia Timoshenko

Rigettata in appello richiesta scarcerazione su cauzione. Avvocati: “giustizia sommaria”

(ANSA) KIEV – Rimarra’ in carcere la ex premier ucraina Iulia Timoshenko: la Corte d’appello di Kiev ha deciso di rigettare la richiesta di scarcerazione dietro cauzione avanzata dai legali della ex ”lady di ferro”. L’eroina della Rivoluzione arancione è stata arrestata in aula venerdi’ scorso per il suo atteggiamento irriverente nei confronti di corte e testimoni nel processo che la vede imputata per abuso di potere per il controverso contratto per le forniture di gas russo del 2009. La richiesta di scarcerazione era stata respinta la prima volta lunedì mattina dal tribunale distrettuale di Pechersk. Il giudice, Olga Efimova, ha motivato la sua decisione sostenendo che, in base al codice penale, la revisione delle condizioni di arresto non puo’ essere discussa in appello. In tribunale non era presente Iulia Timoshenko perché, secondo il magistrato, la sua presenza non era ”necessaria”.

TIMOSHENKO; AVVOCATI, GIUSTIZIA SOMMARIA – Dopo essersi visti respingere anche in appello la richiesta di scarcerazione dietro cauzione della loro assistita, gli avvocati della ex premier Iulia Timoshenko hanno attaccato il sistema giudiziario ucraino. Criticando la sentenza del magistrato, Olga Efimova, che ha deciso di non concedere la libertà provvisoria a Timoshenko perché “la revisione delle condizioni di arresto non può essere discussa in appello”, l’avvocato Iuri Sukhov ha parlato di “giustizia sommaria” e ha affermato che “è assurdo che una persona detenuta non abbia il diritto di appellarsi a questa decisione”. Secondo un altro avvocato dell’ex lady di ferro, Mikola Sirii, la decisione “è stata scritta al di fuori del tribunale”.

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