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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Tropea, estorsione ad imprenditore turistico. Arrestate 4 persone vicine al clan Mancuso

Tropea, estorsione ad imprenditore turistico. Arrestate 4 persone vicine al clan Mancuso

I carabinieri hanno dato seguito ad un provvedimento della Dda di Catanzaro ed ha arrestato 4 persone, due in carcere e due ai domiciliari

Tropea, estorsione ad un imprenditore turistico. Arrestate 4 persone vicine al clan Mancuso

I carabinieri hanno dato seguito ad un provvedimento della Dda di Catanzaro ed ha arrestato 4 persone, due in carcere e due ai domiciliari, con l’accusa di estorsione nei confronti di un imprenditore turistico della zona costretto, secondo l’accusa, ad effettuare alcune assunzione e a pagare diverse somme di denaro

 

 

TROPEA – Operazione dei Carabinieri della Compagnia di Tropea che alle prime luci dell’alba hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro persone, alcuni dei quali ritenute rappresentanti del vertice di una nota famiglia del posto, inserita organicamente nel clan dei Mancuso di Limbadi, egemone nella Provincia di Vibo Valentia. I quattro si sarebbero resi responsabili di estorsione ai danni di un gestore di strutture ricettive locali con l’imposizione di assuzioni e richieste di denaro. Il provvedimento prevede due arresti in carcere e due ai domiciliari. Nello specifico tra gli arrestati figurano due esponenti della “famiglia” La Rosa di Tropea mentre le altre due persone sono ritenute vicine allo stesso clan. L’operazione antimafia è stata denominata “Rocca Nettuno”, dal nome del noto albergo di Tropea che sarebbe stato sottoposto ad estorsione. In particolare raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere sono il boss dell’omonimo clan Antonio La Rosa, 51 anni, detto «Ciondolino», e suo fratello Francesco La Rosa, 42 anni, detto «U Bimbu». Entrambi sono di Tropea. Agli arresti domiciliari sono invece finiti: Gerardo Piccolo, 41 anni, di Tropea, e Giuseppina Costa, 36 anni, di Zaccanopoli. Per tutti l’accusa è quella di estorsione ai danni della struttura turistica «Rocca Nettuno». Per Antonio La Rosa anche l’ipotesi di danneggiamento ai danni di un’autovettura dell’albergo.

RICHIESTE FINO A GENNAIO 2013
Sono andate avanti fino a gennaio del 2013 le richieste estorsive ai danni delle strutture ricettive Rocca Nettuno di Tropea e Garden Resort di Pizzo, nel vibonese. E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri che stamane hanno arrestato quattro persone per il reato di estorsione, aggravata dalle modalità mafiose. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, e dai carabinieri di Tropea e Vibo Valentia. “A volte succede – ha detto Lombardo – che la giustizia arrivi tardi, ma questa volta è stata tempestiva visto che le condotte di reato sono riferite fino al gennaio scorso. Antonio La Rosa voleva riprendersi il controllo del territorio sia del Rocca Nettuno che del Garden non solo attraverso le assunzioni imposte ma anche con la protezione dell’attività, per una somma di 40 mila euro annuali”.

redazione@approdonews.it